L’architetto Francesco Carbone, appassionato d’arte, ha scelto di immortalare nei suoi dipinti la donna in tutte le sue accezioni, unica protagonista della mostra di pittura inaugurata il 23 maggio all’interno del “Sancti Nicolai Convivium” in piazza Cattedrale.
Come espresso dettagliatamente dal professore di storia dell’arte Antonio Sicolo, «se dovessimo dare un titolo a questa mostra potremmo definirla come volti di donne arcaiche che rimandano a quella che è la donna primordiale in tutta la sua unicità e bellezza».
L’artista ha incominciato i suoi dipinti partendo da un elemento geometrico, un ovale che delinea il viso fino al mento. Una tecnica tipica del celebre pittore Modigliani, i cui ritratti sono caratterizzati da volti stilizzati e colli affusolati.
Particolare il trittico che ritrae due donne vestite di bianco che porgono le spalle ad una terza che pare immune al gesto e rivolge lo sguardo verso l’esterno del quadro.
Si tratta di «pennellate che omaggiano l’arcaica pittura compendiaria, una tecnica molto antica che in queste opere è investita da una carica espressionista– ha aggiunto il prof. Sicolo -. L’immagine scelta come manifesto della mostra ritrae una donna che contempla in uno spazio indefinito. L’artista infatti non cita mai uno sfondo in maniera precisa, ma crea dei piani sfumati ed ulteriori cornici e cerca con il colore di dare unità e componente espressiva all’immagine».
Donne che pensano, guardano nel vuoto e non accennano quasi mai un sorriso; «con la bocca chiusa e muta spettatrici di un tempo che scorre, ma anche promotrici nel loro essere immobili di ciò che muovono attorno a loro», ha precisato.
Francesco Carbone, dalla tenera età di 14 anni, ha cercato di unire la stabilità e l’equilibrio dell’architettura alla leggerezza e purezza della pittura creando delle sculture dipinte.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 28 maggio dalle ore 18.00 alle 21.00.