L’artista mariottano Gioacchino Grassi, detto Nino, torna a far parlare di sé con l’acquerello “Verso l’infinito” che sarà esposto alla Mostra d’Arte Internazionale Fabriano in Acquarello 2016 (21-24 Aprile). Il dipinto è stato scelto dopo un’accurata selezione interna, tra quelli concorrenti per la Scuola Gorlini, del caposcuola, il maestro milanese Angelo Gorlini. Nino Grassi sarà uno dei circa 730 espositori mondiali presenti alla Convention di Fabriano.
In “Verso l’infinito” la mescolanza cromatica sembra sdilinquirsi in un’ideale indefinitezza che è poi l’unica vera definizione del messaggio di Grassi, che si ricava dall’incrocio di coordinate quali sensitività e tattilità: l’unica certezza sta nell’univocità di una direzione, quella, appunto, che addita l’infinito.
Il diluirsi di grigi sfumati, dal cenerino all’antracite, da àdito a un’immaginazione plastica che può concedersi la più ampia ‘licenza di volo’: si tratta della stilizzazione di un caccia militare? O, forse, quei grigi sfreccianti in tralìce non compongono null’altro che una mini-astronave trasvolante ad un inquieto passo supersonico? A cosa allude la subitaneità di questa figura rappresa nell’aria, se non, riguardo ai sentimenti, ad un vuoto siderale da colmare?
Lo sguardo, allora, va puntato più lontano, al prospetto orizzontale del futuro, la cui porta d’accesso è simboleggiata da quel cielo che, solcato, apre un varco insperato ad una velleità d’ottimismo.
“Verso l’infinito” è l’opera matura di un’esperienza serena di coinvolgimento ed emozioni che Nino Grassi ‘depone’ nella sala espositiva, come fosse la pennellata, ampia e chiaroscurale, di una vita intera racchiusa nel tenero, insidioso, guscio di creatività.