L’antimafia sociale “fa scuola” e su invito della dottoressa Anna Camalleri, direttrice dell’ufficio scolastico regionale, tutte le scuole superiori guidate dalla capofila “Volta – De Gemmis” hanno presentato una serie di progettualità.
Progetti degli anni passati – cominciati dal lontano 2008 -, mettono le radici nel presente e continueranno nel futuro, che guardano alla legalità in ogni suo ambito: dalla storia allo sport, dalle testimonianze ai dibattiti con forze dell’ordine, storici, musicisti e tante personalità di spicco.
Ma cos’è davvero legalità? I ragazzi cosa vorrebbero sentirsi dire? Riescono a comprendere davvero il messaggio che si cerca di far giungere loro?
Purtroppo, come ricordava il sindaco Michele Abbaticchio, nel programma di studi “non è obbligatorio parlare delle organizzazioni criminali, delle droghe e di come queste riescano a finanziare i loro interessi”.
“Abbiamo perso l’esercizio di comprenderci – rafforza il primo cittadino -: il nostro modo di vedere le cose è talmente differente da quello della malavita che ha tracciato un solco profondo, una cerniera, oltre la quale non si riesce ad andare”.
E continua: “Oggi parlare di marijuana ci fa ridere, la mettono serenamente persino nei film finanziati dal Ministero e io non so più come dirvelo che ci uccide, tutti”.
“Aiutateci a comprendervi – dice il sindaco ai giovani –, forse non abbiamo capito cosa volevate davvero. Abbassiamo la domanda degli stupefacenti e capiranno che questa non è casa loro: la malavita ha approfittato delle nostre distrazioni è il momento della svolta. Abbiamo la fortuna di avere il territorio pieno di forze dell’ordine ed è un’occasione da sfruttare, altrimenti rischieremo si pentircene per sempre“.
Ha fatto, in ultimo, appello alla bellezza della nostra città e al modo dei ragazzi di esserne sempre (dopo Cortili Aperti) sentinelle.
Dello stesso avviso è stato anche Giuseppe Pierro della direzione generale pero studente MIUR: “La mafia ha paura della scuola. Raccogliamo l’appello del sindaco, mettiamoci in rete, avviamo un progetto nel centro storico e proviamo assieme a rendere migliore questa città“.
Il Comune, tramite la dottoressa Silvia Altamura, ha reso noto che anche quest’anno sarà avviato il progetto “Dipendi da te” contro ogni forma di dipendenza.