Esplorare le intersezioni tra videogiochi e cinema, che da ormai più di due decenni, si incontrano e plasmano il mercato dell’intrattenimento globale e proporre una riflessione sull’evoluzione del media videoludico come espressione culturale e sulle sue capacità di diventare vera e propria forma d’arte.
Ne parleranno intellettuali, game developer, esperti e studiosi di varie discipline provenienti da tutta Europa, nel corso della settima edizione di “Videogames e Alta Cultura”, che si terrà venerdì 25 ottobre, a partire dalle 9 (sessione mattutina) e dalle 14.30 (sessione pomeridiana), nell’Apulia Film House di Bari, area della Fiera del Levante. L’evento, a cura di AgeOfGames, è parte di Apulia Digital Experience, organizzata Rai e Apulia Film Commission, in programma dal 25 al 27 ottobre e dedicata al futuro delle industrie creative.
“Videogames e Alta Cultura”, quest’anno, si propone di approfondire il rapporto tra cinema e videogiochi che, sempre più spesso, mescolano brand, narrazioni e modalità espressive, spingendo i confini dell’interazione tra media verso nuove forme di transmedialità e interconnessione.
Un’opportunità di riflessione su come il settore videoludico, che genera ormai un fatturato globale di quasi 300 miliardi di dollari all’anno, stia influenzando e rinnovando le classiche dinamiche narrative del cinema. La tavola rotonda si concentrerà sulle differenze strutturali tra questi due media e sulla possibilità di creare nuove sinergie culturali.
L’evento propone inoltre una riflessione critica sull’evoluzione del videogioco come espressione culturale. I giocatori adulti, infatti, sono sempre più attenti a contenuti complessi e riflessivi e questo trasforma sempre più il settore, apportando maggiore profondità narrativa e sociale e mettendo in luce l’importanza del videogioco come mezzo di esplorazione dei dilemmi esistenziali contemporanei. Diverse le domande a cui si cercherà di rispondere. Se nel turbine caotico di ciò che definiamo “mercato”, cinema e videogame hanno trovato una stabile e proficua collaborazione, secondo le logiche del capitalismo globale contemporaneo che moltiplica le piattaforme d’accesso a fiumi di contenuti digitali, cosa accade sul fronte dell’alta cultura? Che relazione esiste, ad esempio, tra cinema d’autore e videogiochi? Cosa può imparare il settore videoludico dal cinema non strettamente commerciale e viceversa?
Con una collaborazione consolidata con Apulia Film Commission e con Devcom di Colonia (partner ufficiale che, ad agosto, ha ospitato uno spin-off dell’evento), oltre a numerosi altri partner internazionali, l’evento si conferma un appuntamento di riferimento per chi desidera esplorare i confini tra gioco e cultura, contribuendo al dialogo tra discipline e mondi professionali diversi.
Come ogni anno, “Videogames e Alta Cultura” sarà preceduto, giovedì 24 ottobre, da un tour nel cuore di Bari, per mostrare ai tanti ospiti venuti da tutta Europa le bellezze storico-artistiche del capoluogo pugliese.
Numerosa la lista dei partner: Devcom (Germania), Rai, Raicom, Untold Games, Slitherine Group, Troglobytes, IndieDevDays (Spagna), DevTalks (Romania), CNR-Itb, Sism – Società Italiana Storia Militare, Everyeye.it, Nam – Nuova Antologia Militare, Parabellum – Canale YouTube di Storia Militare, assessorato alla Cultura del Comune di Bari, Laboratorio Innovazione e Impresa del Dipartimento di Economia e Finanza – UniBa, Centro Studi Democrazie Digitali, Unisob Medialab, StraniMondi, ArmaVirumque – Rivista universitaria di storia militare di Torino, Associazione Historia Ludens – Didattica della Storia, Vigamus – Museo del videogioco di Roma, 3KMetaludus, Iidea, Game Art Dev, KaleidosGames, Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi, DelosDigital, Gamesvillage, Vmag, Fantascienza.com.
Il programma della giornata e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di Videogames e Alta Cultura: www.videogamesandhighculture.com.
AgeOfGames
AgeOfGames (ex PMStudios Italia), ha sede a Bari, ed è una società indipendente di sviluppo di software interattivo nel settore culturale, storico-ricostruttivo, educativo e d’intrattenimento. Fondata nel 2001, la società sviluppa e pubblica, attraverso molteplici partner e piattaforme, software interattivi (videogames) in tutto il mondo. Fin dal principio l’azienda ha avuto due settori di ricerca e sviluppo, uno dedicato all’ambito educativo, scientifico e storico-ricostruttivo e uno specializzato nella realizzazione di opere interattive d’intrattenimento (con particolare attenzione a simulazioni strategiche e giochi di ruolo).
In oltre vent’anni di attività AgeOfGames ha sviluppato numerosi progetti e dato vita a IP originali, spesso crossmediali e transmediali. Tra i lavori più recenti, la riedizione del progetto “retrogaming” “Kien” e lo sviluppo del progetto sperimentale Homini et Armi, fondato sullo studio di fonti archivistiche inedite e ambientato nelle guerre del Rinascimento italiano, supportato da importanti istituzioni come Apulia Film Commission e Società Italiana di Storia Militare.
AgeOfGames ha utilizzato con successo la progettazione di giochi in molti campi creando servizi, prodotti e marchi ludico-educativi per grandi società private come Ibm (Ricostruzione in realtà virtuale dell’Antica Roma) ed enti pubblici come la Regione Puglia (EcoWarriors: www.ecowarriors.it) e Inail (ScacciaRischi: www.scacciarischi.it).
Dal 2018 la società ha anche dato vita al progetto di ricerca multidisciplinare “Video Games e Alta Cultura” che studia e indaga vari temi storico-filosofici connessi alla teoria e alla pratica dello sviluppo di giochi e videogiochi nella cultura globale.