Donato Merari è un giovane laureato in Giurisprudenza e trascorre le giornate tra il praticantato nello studio legale dello zio e le passeggiate sul molo. Qui fa la conoscenza del socialista Romeo, uomo di poche parole e dal passato misteriosamente doloroso. Donato si ritroverà ben presto a scartabellare tra i documenti di antiche indagini che riguardano proprio parenti del suo amico.
Nel 1950 infatti, in Puglia, un vecchio viene trovato ammazzato all’ingresso della propria casa. La moglie è scomparsa, e nessuno, nemmeno la figlia, ha idea di dove si trovi.
Inchiesta e storie di uomini che cercano la verità si uniscono ne “I segreti degli altri”, il libro noir di Gianni Mattencini, presidente della Corte d’Assise del Tribunale di Bari.
Il giudice ha presentato il suo volume venerdì scorso al Torrione Angioino in occasione dell’incontro di “Nel Diritto con l’autore”, organizzato dal Centro Studi Sapere Aude.
L’associazione forense è impegnata, infatti, a promuovere la lettura di novità letterarie a tema giuridico.
“Ma perché un magistrato diventa scrittore? Come concilia il tecnicismo giuridico di una sentenza a quello che è il libero sfogo, la libera creatività di un romanzo?” è stata la domanda dell’avvocato Gaetano De Gennaro, moderatore dell’incontro.
“Nell’esercizio delle funzioni giudiziarie ci si attiene ad una attività tecnica che è quella che ti consente di poggiare la testa sul cuscino e chiudere gli occhi la notte. Solo attraverso il rispetto della procedura e delle regole di interpretazione, tu puoi tentare di assimilare l’attività di giudizio a quello che è il giudizio ideale, irraggiungibile per l’uomo – confessa Mattencini -. Nel corso dell’esame dei testimoni, dello studio di un fascicolo, nell’interrogatorio di un imputato, il giudice assorbe però una serie di altre informazioni che fanno parte dell’esistenza degli individui. Sono informazioni che sono in più rispetto a quelle che servono per giudicare”.
La serata, animata dal dibattito con il pubblico, è stata conclusa dalle osservazioni dell’avvocato Michele Coletti, presidente del Centro Studi.
La rassegna tornerà a novembre con la presentazione del libro “Il vuoto dentro” del psicanalista Giacomo Balzano.