“Stiamo programmando un grande evento nel 2020, nella splendida Concattedrale di San Giovanni, al cui interno si possono ammirare (tra gli altri) due capolavori di Caravaggio“, aveva già avuto modo di annunciare, nei giorni scorsi, il delegato comunale al marketing e alla cultura.
Adesso, i dettagli dell’intesa: “A seguito di una serie di incontri, tra cui quello di maggio a Malta, abbiamo raggiunto un accordo di massima con la Fondazione Valletta Cultural Agency e la sua Presidente Catherine Tabone per l’organizzazione di una grande produzione, firmata Traetta Opera Festival. Nella Concattedrale di San Giovanni, abbiamo intenzione di portare oltre 250 coristi provenienti da Italia, Spagna, Giappone, oltre che da Malta, 4 solisti internazionali e l’Orchestra Filarmonica Maltese per il concerto “trino” Requiem di Mozart, Stabat Mater di Traetta e Agnus Dei di Michele Cantatore”.
L’evento farà parte della ‘sotto-rassegna’ Grantour del TOF, ovvero il tour delle grandi produzioni del Festival dedicato al grande compositore del Settecento.
D’altronde, il Festival- che, quest’anno, è giunto alla sua quindicesima edizione- non ha mai nascosto la sua ‘anima’ fortemente internazionale: “Il Traetta, quest’anno, è stato inaugurato in Spagna, poi ha fatto tappa in Giappone e, al suo successo, hanno collaborato personalità provenienti pressoché da tutto il mondo. Si ricordi che, solo in giuria per la premiazione del concorso di canto, erano rappresentati quattro continenti su cinque” ha illustrato con soddisfazione il direttore artistico Vito Clemente, a voler rimarcare che questa attività altro non è che il prosieguo di un percorso già intrapreso dalla manifestazione che ha sempre mostrato una naturale propensione alla internazionalità.
E, tornando all’incontro maltese e al successo dello stesso con il raggiungimento, infine, dell’intesa, ha spiegato, ancora, Mangini, “essi sono stati raggiunti grazie ai rapporti proficuamente intessuti dal Comune di Bitonto con la Fondazione Italiani di Roma – e con la sua sede maltese, diretta dal dott. Claudio Maria Marciano di Scala – impegnata a livello internazionale in attività di “diplomazia culturale”. Non è tutto. Altra notizia è che, a breve e sempre grazie alla collaborazione con il nostro Comune, la Fondazione avrà una sede qui. E’ stato, infatti, già siglato un protocollo d’intesa con il nostro Polo Tecnologico e interculturale FabLab che ne ospiterà una sezione distaccata rispetto a quella romana. Un altro tassello della nostra attività tesa a valorizzare collaborazioni e sinergie”.