Domenica 1 settembre giunge alla sua conclusione la mostra da balcone “Il mattino ha Lory in bocca”, ideata e curata da Francesco Paolo Del Re, che occupa i balconi privati e le strade del quartiere Madonnella di Bari, all’incrocio tra via Dalmazia e via Spalato.
Non solo una mostra, seria nella sua leggerezza, ma anche una vera e propria festa popolare, che ha visto direttamente coinvolti gli abitanti del posto: sono loro infatti ad avere messo a disposizione degli artisti i loro balconi, ad avere temporaneamente adottato le opere esposte, prendendosene cura e ad avere aiutato nell’allestimento e nella risoluzione di piccoli o grandi problemi logistici e di allestimento che una mostra all’aperto può comportare.
Le opere sono visibili in qualunque momento della giornata e si offrono senza mediazioni agli occhi di chi passa per strada. Nel pomeriggio di domenica 1 settembre, ultimo giorno dell’esposizione, a partire dalle 17 sono previste delle visite guidate in compagnia del curatore e degli organizzatori della mostra, un vero e proprio tour d’arte per le strade di Madonnella. La festa entra nel vivo a pomeriggio inoltrato. A partire dalle ore 19 si annuncia infatti un frizzante finissage, alla presenza degli artisti, che culmina alle ore 20:30 con la performance “Sad party” di Natascia Abbattista. Il coinvolgimento diretto del pubblico è assicurato, in una danza di strada piena di sorprese: Abbattista invita infatti tutti i presenti a prendere parte al gran ballo finale da lei orchestrato. E, come spesso avviene nelle opere dell’artista di origine gravinese, l’ironia e lo scherzo si lasciano gustare accompagnati da un retrogusto amaro.
«Nella mia performance “Sad Party” – racconta Natascia Abbattista – torna un tema a me molto caro, quello della festa triste, rivisitato come momento di gioia effimera, nostalgica, precaria e sfuggente. È una festa che disorienta, un momento assurdo, che non ti permette di vivere appieno il frammento di felicità artefatta nel quale scopri di essere intrappolato. Il gap è generato dalle maschere che indosso quando la performance inizia e che successivamente distribuirò alla gente che verrà coinvolta nell’azione. Le maschere rappresentano soubrette, attori, politici, assassini, religiosi, artisti e gente comune. Tanti volti: evocano figure che hanno avuto un impatto significativo sulla società, sui costumi e sulla storia, spesso in modi inconsapevoli, controversi o tragici. Quando tutte le persone saranno mascherate partiranno le note di “Disco Samba”. Coinvolgerò il pubblico in un trenino finale, nei modi di una satira chiassosa che strizza l’occhio alla Danza Macabra di origine medievale. Il trenino di persone mascherate, con il suo ritmo festoso e scanzonato, crea una scena surreale, dissonante e provocatoria che coinvolgerà idealmente tutto il quartiere Madonnella. Invito però il pubblico più attento a riflettere sull’assurdità della vita e dell’uomo. Nonostante la frivolezza di questa danza finale, perché non può essere un rito per esorcizzare o redimerci?».
Realizzata con il supporto organizzativo di Loredana Savino e Matteo De Napoli, la mostra “Il mattino ha Lory in bocca” vede stagliarsi contro il cielo di Bari le opere degli artisti Natascia Abbattista, Mariantonietta Bagliato, Michele Bellini, Ado Brandimarte, Angela Capotorto, Pierluca Cetera, Guido Corazziari, Daniela Corbascio, Giulia Cotterli, Dario D’Introno, Valentina De Florio, Cristiano De Gaetano con Giordano De Gaetano, Sabino de Nichilo, Stefania Fabrizi, Elisa Filomena, Francesco Paolo Gassi, Simona Anna Gentile, Carlos Hevia Riera, Ferencz Kilian, Biagio Lieti, Ivana Pia Lorusso, Angela Marzullo, Pierpaolo Miccolis, Antonio Milano, Ezia Mitolo, Dario Nanì, Mario Nardulli, ‘Ndrame (Annarita Gaudiomonte), Alessandro Passaro, Pippo Patruno, Stefania Pellegrini, Patrizia Piarulli, Maurizio Pometti, Fabrizio Riccardi, Michela Rondinone, Giuseppe Rossetti, Ester Santovito, Marco Saracino, Elisabetta Sbiroli, Danilo Sciorilli, Davide Serpetti, Donato Trovato, Claudio Zorzi. Oltre all’esposizione di dipinti, fotografie, opere tessili, sculture, installazioni e interventi effimeri, la vera grande novità dell’edizione 2024 rispetto agli anni scorsi è un calendario di performance ed eventi che animano ogni sera l’incrocio, trasformando la mostra in un’occasione di festa permanente che possa aggregare l’intera comunità.