Quanto impegno, quanta gioia, quanta allegria in quei
volti ieri pomeriggio a Palombaio.
Tutto è andato per il verso giusto.
C’erano i carri, c’era la musica, il tempo nuvoloso ma
clemente, i bambini, le famiglie, le maschere, Renato Ciardo in piazza Milite
Ignoto.
E non c’era nulla che fosse fuori posto.
Il tema messo in evidenza quest’anno dagli organizzatori
era la famiglia: finalmente al centro.
Finalmente si sono abbattute le barriere, i pregiudizi,
le brutture che hanno portato la nostra frazione agli onori della cronaca.
Tutti hanno passeggiato per strada, abbracciati per
festeggiare la letizia di stare assieme, con le parole buone per dire con
quanto spirito di abnegazione hanno lavorato tutti gli operatori, le
associazioni, le parrocchie, che hanno messo su tutta quella bellezza.
La sfilata dei carri di Carnevale è la dimostrazione
che le iniziative partite dal basso, dai cittadini che si sentono abitanti ed
appartenenti alla città, funzionano e
ormai fanno parte di noi.
C’è voglia di aggregazione, vicinanza, amore, senza
metterci nessuna bandiera, nessun logo, nessuna etichetta.
Siamo tornati a casa con i coriandoli nei cappucci, tra
i capelli, i bimbi piccoli che hanno giocato tra le nostre braccia rincorrendo
con lo sguardo un palloncino che volava su nel cielo.