Grande entusiasmo e commozione per la festa di consegna dei diplomi ai piccoli del plesso “Papa Giovanni XXIII” del circolo didattico “N. Fornelli”, che si è tenuta ieri nella meravigliosa cornice della Cittadella del Bambino a Bitonto. Un nuovo percorso li attenderà a settembre dal suono della prima campanella della scuola primaria. A raccogliere i frutti del traguardo raggiunto, la dirigente scolastica Anita Amoia, le insegnanti, i genitori e parenti. «Volge al termine il progetto “Fantagiocando con i quattro elementi”, nato all’inizio dell’anno scolastico -ha dichiarato Lucia Vitucci, responsabile del plesso-. I nostri bambini hanno potuto esplorare con il personaggio Bice la natura, trovare le risposte ai loro perché con esperienze manuali. Si sono lasciati coinvolgere con grande entusiasmo. Un plauso va alla dirigente che da sempre ci sostiene, alla Cittadella del Bambino per l’ospitalità, ai genitori». «La scuola dell’infanzia insegna a volare sulle ali della fantasia, della generosità, amicizia e fratellanza», è il saluto della prof.ssa Amoia ai piccoli a cui ha rivolto l’augurio di un futuro roseo. «Ogni plesso della Fornelli è veramente una famiglia dove incontrarsi è una gioia infinita grazie alle meravigliose maestre, ai bambini che le seguono con affetto e ai genitori. Se non si cammina mano nella mano con la famiglia, non si possono dare ali forti per volare». Immersi nel verde della Cittadella del Bambino, i piccoli di “Papa Giovanni XXIII”, seguendo la voce narrante della maestra Vitucci, hanno raccontato la storia “Il re e le fate del sorriso” tra coreografie -preparate egregiamente dalla tirocinante del plesso, Antonella De Pinto- e giochi dove hanno partecipato attivamente i genitori e i nonni. Il primo contatto del bambino con il mondo esterno avviene con la luce e l’aria, elemento vitale che spesso mantiene un alone magico e che in questo caso ha dato il via alla storia facendo volare la corona del re. L’aria non ha colore, ma la si può cogliere, ad esempio, nel movimento. Ed è quello che hanno fatto i piccoli con la loro coreografia sulle note di “Nuvole bianche” di Einaudi a cui è seguita una staffetta “schiaccia palloncini”. I genitori sono entrati così nel vivo della storia. Su “Acqua azzurra, acqua chiara” di Lucio Battisti, ecco che sono arrivati i bambini che hanno interpretato l’acqua, un bene comune prezioso da non sprecare, messaggio lanciato attraverso un gioco a squadre che consisteva nel riempire un secchio vuoto usando un piccolo contenitore. Un mondo da conoscere e proteggere è la terra la cui bellezza è stata riscoperta con attività manipolative ed esplorative. È stata rappresentata sulle note di “Tarantella Siciliana” di Mario Leonardi e con un gioco che puntava al piantare fiori, nuova vita celebrata con una danza. “E se bruciasse la città?”, hanno fantasticamente chiesto i piccoli ballando sul brano di Massimo Ranieri. Il fuoco è di per sé un elemento naturale che può essere pericoloso, ma bisognerebbe fare in modo che venga visto piuttosto come vitale per la sopravvivenza degli esseri viventi, nella sua funzione di emanare luce e calore. Un messaggio volto ancora una volta al rispetto dell’ambiente. Il percorso è terminato con il gioco del lancio delle palline in un “cerchio di fuoco colorato”. Filo rosso di questa storia animata è stata la musica, diretta dal maestro Antonio Mancazzo in collaborazione di tanti professionisti tra cui il papà di un alunno. Non poteva, dunque, che essere annunciato con il canto di più brani, tra cui “Supereroi” di Mr Rain, il momento della consegna dei diplomi nella commozione di piccoli e grandi.