Bibliìon e théke, come libro e scrigno. Cosa è quindi una Biblioteca se non un
grande porta-gioie nel vero senso della parola: sì, perché dentro un libro c’è sempre
un’avventura, un sogno, un viaggio, l’amore che traccia le linee dei desideri,
del vissuto del lettore.
Grande o piccolo che sia.
È per riscoprire questa piccola – grande meraviglia che l’Istituto
comprensivo “Caiati – Rogadeo” ha
partecipato alla Festa del Lettore,
il 26 settembre scorso, partendo dallo slogan individuato dall’ Associazione dei
Presidi del Libro per l’edizione 2014, “Pagine strappate, immaginate, salvate”.
I ragazzi di 2 e 3 media hanno accolto i
piccoli della scuola primaria per condividere cartelloni e slogan riguardanti l’amore
per la lettura, esposti su cavalletti e vetrate.
«La
lettura non serve solo ad arricchire la nostra mente –
commentano le insegnanti – , ma anche a
saper leggere la realtà che ci circonda. Leggere un libro dev’essere un
piacere, non un dovere.È stato un
modo diverso di fare scuola: ci auguriamo che questo evento si possa ripetere
nel corso dell’anno scolastico e che i libri diventino per noi preziosi
compagni di vita».
Ma l’esperienza, il viaggio tra le pagine
della storia, non finisce qui.
Sì, perché lo scorso giovedì le classi 5A, 5D, 5E, accompagnati
dalle insegnanti Rafaela Mazziotti, Filomena Naglieri, Grazia Tetro, Angela
Teresa Mattia, Gabriella Gervasi, hanno letteralmente invaso la biblioteca
comunale “Rogadeo” per una visita guidata.
Sessanta mila volumi, 435 pergamene, 15
incunaboli, 165 manostritti, 3500 opuscoli libri rari e pregevoli e il Libro
Rosso ovvero Platea della Magnifica Università di Bitonto.
Il prezioso
materiale di ricerca per laureandi, studiosi, cultori di storia patria ha incuriosito
i bimbi: presi dall’entusiasmo, con carta e penna, hanno appuntato le spiegazioni
delle bibliotecarie, posto domande e si sono avvicinati al mondo della lettura
sfogliando pagine e leggendo immaginidei libri sistemati, in modo accattivante ed attraente, in angoli-biblioteca,
allestiti dalle loro insegnanti.
«La
festa del lettore – concludono le maestre – ha dato l’opportunità ai nostri alunni di
assaporare il gusto della lettura, raccontare, scambiare opinioni sul contenuto
dei libri scelti. I bambini delle classi quinte, che non avevano mai
frequentato una biblioteca, sono rimasti affascinati dalla quantità di libri
del passato più remoto e del passato più vicino a loro, dagli ambienti e dal
silenzio che vi regnava».
Già, proprio quel silenzio che tante volte anela il
nostro cuore.