Si
chiama “Ghetto
Italia”
il libro che Leonardo Palmisano (sociologo) e Yvan Sagnet (attuale
sindacalista nonché uno di quei braccianti autori della rivolta nei
campi di Nardò nel 2011, dal quale poi è derivato il primo processo
contro il caporalato) il libro che sarà presentato domani alle 18.30
in Biblioteca comunale.
Il
tema sta già nel titolo, perché “Ghetto Italia” racconta di unsistema criminale, quello del caporalato, non soltanto meridionale ma
anche settentrionale. Già, perché dalla Puglia al Piemonte,
passando per la Basilicata, il Lazio e la Campania, i braccianti
immigrati sono sempre più spesso vittime di un caporalato feroce,
che li rinchiude in veri e propri “ghetti a pagamento”, in
cui tutto ha un prezzo e niente è dato per scontato, nemmeno un
medico in caso di bisogno.
Questa
brutale realtà la conoscono in pochi, taciuta dalle istituzioni
pubbliche locali, dal sistema agricolo italiano, dalla piccola e
media distribuzione e dalle multinazionali dell’industria
agroalimentare, che si servono di questa forma coatta di sfruttamento
imponendo un ribasso eccessivo dei prezzi dei prodotti.
Una
inchiesta, quella di Palmisano e Sagnet, fatta di storie raccontate
da chi vive in questa situazione al limite della sopportazione fisica
e psicologica, un incredibile viaggio nei nuovi ghetti disseminati
per l’Italia da Nord a Sud.
L’evento, organizzato dalla Libreria del teatro, sarà moderato da Michele Cotugno Depalma, giornalista.