“Okiko The Drama Company” ha portato in scena, lo scorso venerdì, sul palco del Teatro Traetta “Accadde quella notte”, uno spettacolo scritto e diretto dal regista Piergiorgio Meola. E’ stato prodotto in collaborazione con il Comune e con l’associazione culturale “Accademia della Battaglia” nella persona della prof.ssa Tina Tota.
Il movimento scenico è stato curato da Natalizia Leccese.
Tutti sappiamo cosa accadde quella notte del 25 maggio del 1734: il generale Montemar avrebbe attaccato, l’indomani, la nostra Bitonto e a fermarlo fu l’apparizione della Madonna Immacolata Concezione.
Quella di Piergiorgio Meola è stata un’inedita versione, che ha visto protagoniste, in particolare, donna Minerva Vulpano e la sua serva il cui tentativo di dissuadere il generale Montemar ha suscitato perplessità negli spettatori.
Infatti, proprio questo è stato l’intento del regista: «Se uscirete da questo Teatro con un dubbio, allora vorrà dire che il nostro spettacolo ha funzionato».
Gli attori di Okiko hanno cercato di interpretare con una vena comica, di creata mediante alcune parti recitate nel nostro dialetto, la paura che attanagliava i bitontini quella notte dove la morte sembrava l’unico loro destino.
Al cospetto del generale chiunque si sarebbe presentato per tentar di dissuaderlo. Ci provò vanamente una certa donna Riccarda affidandosi alla seduzione.
Tuttavia, alla fine solo per un fortuito equivoco, ci riuscì una donna.
La suddetta Vulpano chiese alla sua serva di vestire i suoi panni e restare nella sua stanza, per non far insospettire il marito, perché voleva andare a pregare per le strade della città. Un camice bianco e un velo celeste casualmente indossò e la Madonna Immacolata invocò per implorarla a salvar la pupilla degli occhi suoi.
Un soldato stava riposando dietro di lei, ma la luce abbagliante non gli permise di riconoscerla. Sentì le sue parole confuse e pensò che fosse la Madonna. Chiamò il generale, il quale accolse la richiesta di non attaccare Bitonto.
Donna Minerva, intanto, finì la sua preghiera e tornò a casa. Non trovò nella sua stanza, però, la serva. Una dama le disse di averla vista girare per la strade di Bitonto vestita al suo stesso modo.
Poi, l’annuncio del miracolo.
Sulle parole del soldato che ha descritto la fede come qualcosa che possa infondere speranza nell’uomo, si è chiuso il sipario.
«Tra storia, dubbi e culto –ha ringraziato i presenti la prof.ssa Tina Tota- riaffermiamo la nostra identità».
L’Accademia della Battaglia è da sempre attiva sul territorio bitontino e ogni anno si rinnova nell’organizzazione di eventi culturali, oltre al celebre corteo storico, che ripropongono una parte della nostra storia.
E’ stata fruttuosa la collaborazione con la compagnia teatrale “Okiko”, che è stata sancita quest’anno ed è stata annunciata presso Miragica ad aprile. (http://www.dabitonto.com/cultura-e-spettacolo/r/il-corteo-storico-della-battaglia-di-bitonto-sfila-tra-le-giostre-del-parco-miragica/8882.htm).
Infatti, si è registrato un sold out per lo spettacolo andato solo per una serata in scena.