Un festival internazionale dedicato all’arte, tra le fredde acque del Circolo Polare Artico norvegese. È in corso in questi giorni, dal 2 settembre al 2 ottobre, il Lofoten International Art Festival 2022, la più antica biennale nell’intera regione scandinava, ospitata nelle isole Lofoten.
Tra i curatori dell’edizione di quest’anno, un ragazzo di origini bitontine, Francesco Urbano che, unendo il proprio nome a quello di un altro Francesco, ha creato, nel 2005, il duo Francesco Urbano Ragazzi, con l’obiettivo di sperimentare formati di produzione, esposizione, scrittura e ricerca.
Il duo, come tema per l’edizione 2022, ha scelto “Fantasmagoriana”, dal nome di una celebre antologia composta da otto racconti tedeschi di genere gotico. Una raccolta che fu da ispirazione per celebri opere della letteratura horror del XIX secolo. Da Fantasmagoriana nacquero, infatti, il romanzo “Frankenstein o il moderno Prometeo” di Mary Shelley (noto ai più semplicemente come “Frankenstein”, 1818) e il racconto “Il vampiro” di John William Polidori (1819), capisaldi del genere gotico e ispiratori, rispettivamente, della fantascienza e dell’horror contemporanei. Se il primo non ha bisogno di presentazioni, il secondo sarà, a sua volta, da ispirazione per un altro classico del terrore: Dracula, pubblicato nel 1897 da Bram Stoker.
Gli artisti coinvolti sono 37, da diverse parti del mondo. A fare da sfondo alla kermesse, tra i suggestivi panorami artici donati dalle isole Lofoten, oltre a spettri, fantasmi e mostri, la mitologia e i rituali norreni che tanto fertili sono stati per il grande successo della successiva letteratura horror e fantasy.