Il
6 dicembre nella splendida cornice del Teatro Traetta si è tenuto lo spettacolo“Insieme
per un… Magico Natale” promosso dalle insegnanti della scuola dell’infanzia “Via Vecchia
Cappuccini” vivamente sostenute dal dirigente scolastico del Circolo
Didattico “G. Caiati”, prof.ssa Mariapia
Matilde Giannoccari, con la partecipazione straordinaria della scuola di
danza Dance’s Reign di Giusi Febbrile.
Alla
serata era presente anche il vicesindaco
Rosa Calò.
Lo
spettacolo è stata presentato dal bravissimo Fabio Degennaro nella duplice veste di presentatore e cantante,
accompagnato dalle note al piano di Matteo
Rinaldi.
La
voce calda e vibrante di Fabio ha toccato le corde dell’anima in una sinestesia
di passione, emozione, sentimento puro.
La
semplicità e l’innocenza dei bambini hanno subito condotto gli spettatori in un
mondo in cui la magia del Natale si trasforma in un viaggio fantastico: possono
sfavillare tutte le lucine nelle vetrine, ma quel che ancora occorre è la
presenza di un amico che protegga, perché l’amicizia come l’amore vanno
condivisi.
Quale
dunque il vero messaggio?
Gesù
continua a nascere per regalarci la speranza di un mondo migliore, un mondo in
cui bisogna stare vicini e contemplare il cielo pieno di stelle, che indicano
una direzione inequivocabilmente: noi abbiamo tutto, Gesù invece è nato povero
in una notte gelida ma quel che non gli è mai mancato è l’amore.
I
bambini cantando e ballando hanno chiaramente indicato che la festa di ogni
incontro può essere cantata in tutte le lingue del mondo senza variare la
bellezza delle parole, senza lasciar andare i sogni che possono apparire
lontani, mentre in realtà sono vicini vicini.
Come
immaginerete le stelle sono tante
E faccio una grande fatica per accenderle tutte quante
Su e giù per l’universo ininterrottamente
Perché le stelle son sogni e non posso lasciarle spente
Oh no…oh no…
E allora accendi le stelle tu sai come
si fa
Per ogni stella che brilla un sogno nascerà
Accendi le stelle, accendine più che puoi
Sulle stelle ci sono tutti i sogni che facciamo noi.
Accendiamo il cuore spalancandolo, come
suggerisce lo stelliere e donare sarà l’equivalente di amare di più.
E
i bambini insieme alle insegnanti e alle loro famiglie hanno voluto fare un
grande gesto: regalare parte dell’incasso ai tre figli di Mariagrazia Cutrone che in questo momento hanno bisogno di luce e
tanto amore.
Donare,
allora, è anche non lasciare spegnere la speranza, valicando le barrire di ogni
buio!
La
seconda parte della serata ha visto ballare sul palco le ballerine della Dance’s
Reign nelle varie discipline: le coreografie sono state preparate da Giusi Febbrile per la danza classica e
moderna e da Lea Continisio della “Let’s dance company” di Altamura per
l’hip hop.
La
scena si è arricchita di forti contrasti cromatici, il rosso e il nero legati
ad emozioni contrastanti, di bambine con le loro bambole preferite sulle
meravigliose note dello Schiaccianoci, di creature alate, le fatine, e di
ragazze in cerca di un’identità in un coacervo di espressioni facciali: rabbia,
paura, frustrazione, pentimento, analisi lucida e spietata del proprio corpo.
Bellissimo
l’assolo di Erika Lavacca che si è
classificata prima a Roma e ha vinto una borsa di studio di una settimana a
Bologna.
Anche
nel ballo grandi maestri sono i bambini: loro fanno doni a chiunque, a chi è
stato buono e a chi è stato cattivo con loro; di contro noi adulti spesso siamo
più duri e non abbiamo la capacità di perdonare e di superare le negatività.
Natale
è anche riconciliazione con sé, con le proprie fragilità, con le proprie insicurezze
e alla fine l’amore che vince non è quello che si dipana nella matassa della violenza
o dell’ipocrisia, ma quello che si svela pian piano e che si concede senza
costruzioni, senza finzioni.
La
vita è un fiume che scorre dentro, che ha la forza impetuosa della natura, che
travolge sublimando le emozioni: l’inedito di Matteo Rinaldi si è rivelato
un’esplosione dei sensi, un appagamento nella contemplazione di ciò che ci
circonda e che attraverso la musica supera ogni differenza armonizzandosi.
Nel
finale non poteva mancare il caro Babbo Natale, giunto da molto lontano col suo
vestito rosso a portare i doni a tutti i bimbi.
Il
sipario si è chiuso su un’atmosfera incantata che ha permesso ad ogni spettatore
di tornare bambino, di guardarsi dentro, di cogliere un barlume dei propri
desideri, senza il timore di metterli fuori. Alla stessa maniera dei bambini
che con i loro sorrisi ci invitano a lasciarci andare vivendoci pienamente.