Una mostra fotografica per riflettere sul ruolo della bellezza e dell’arte nella società dell’informazione, sul loro potere salvifico e sulla necessità di preservarle dall’assalto delle distrazioni tecnologiche. Il titolo, emblematico, è “Contemplazioni”: perché il bello è in grado di rapire lo sguardo e di fissare il pensiero su ciò che genera ammirazione, stupore e meraviglia. In modo tale che lo spazio estetico ed esistenziale non sia più frammentato ma unito, eletto, divino. Contemplato, appunto.
L’esposizione, che sarà aperta al pubblico nei giorni di Cortili Aperti, il 20 e 21 maggio, raccoglie le opere fotografiche che gli studenti della 4A del Liceo Scientifico-Artistico “G. Galilei” – Indirizzo Audiovisivo-Multimediale hanno realizzato al termine del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) “La fotografia e il cinema”, curato dal docente delle materie d’indirizzo, Domenico Saracino, e dall’esperto esterno Francesco Ricci, fotografo bitontino.
Tutti gli scatti sono ambientati e saranno esposti all’interno di Palazzo Sylos-Calò, tra le residenze nobiliari più incantevoli del centro antico di Bitonto, nonché sede della Galleria Nazionale di Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna”, partner del progetto unitamente ad ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane. Ispirati dal luogo delle riprese fotografiche, i giovani autori hanno voluto celebrare in particolare le belle arti, così come sono state tradizionalmente intese prima dell’avvento della fotografia e del cinema: l’architettura, la pittura, la scultura, la musica, la poesia, la danza. Sei forme d’arte immortalate in altrettante fotografie, sei linguaggi della bellezza analogica visti attraverso l’occhio di un dispositivo digitale.
«Siamo molto felici che le opere degli studenti possano essere viste dai tanti che saranno in giro ad ammirare le meraviglie di Bitonto per Cortili Aperti – spiegano i curatori della mostra, Saracino e Ricci -. Il messaggio che hanno voluto lanciare è di capitale importanza: la bellezza è tra le poche forze in grado di interrompere il flusso logorante delle iper-connessioni, delle ossessioni e degli automatismi a cui ci ha abituato la rivoluzione digitale. Per questo è bene abbandonarsi alla contemplazione del bello che ci circonda».
«La scuola è il luogo dove si coltiva la bellezza del sapere e delle relazioni. Incoraggiamo gli studenti ad un uso corretto ed equilibrato del digitale perché un utilizzo improprio e smodato può risultare deleterio a più livelli. Quindi ci sentiamo naturalmente vicini al tema della mostra», commenta la dirigente del Galilei, Angela Pastoressa.
L’inaugurazione è prevista sabato 20 maggio alle ore 17.30. L’esposizione sarà visitabile sabato dalle 17.30 alle 19.15 e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.15. L’ingresso è gratuito.