Qualcuno certo si chiederà perché sia stata promossa un’iniziativa come “Letto di… notte”, prevista per giovedì 6 febbraio, presso la chiesa di san Gaetano. Nel rispondere partiamo dal fatto che si tratta di una “provocazione”, nel senso etimologico del termine: un “chiamare a raccolta” chi ama la lettura perché la ritiene un antidoto alla frenesia che caratterizza la vita moderna. O all’indifferenza, che, comunque, la connota. O ancora all’ignoranza, che purtroppo la circonda, questa vita moderna. Ma aggiungiamo che si vuole pure proporre un determinato tipo di lettura: corale e non individuale, sonora e non silenziosa, in compagnia e non solitaria. E farlo in una fascia oraria nevralgica, quella invernale delle 20,00 – 22,00, il cosiddetto “prime time” televisivo, in cui cena, notizie e fiction la fanno da padrone incontrastate. Al comodo ambiente domestico, pertanto, si vuole sostituire, ma solo per un paio d’ore, un ambiente austero in cui sentirsi come in una corte medievale dove si leggeva davanti ad un pubblico di ascoltatori attento ed interessato. E si condividevano conoscenze ed esperienze. Che riteniamo fondamentali per una cultura viva e produttiva.