In mezzo secolo ha formato, istruito, educato migliaia e migliaia di alunne e alunni, molti di questi ultimi, oggi lavorano e ricoprono incarichi prestigiosi. Ma che cosa sono 50 anni per una scuola come il circolo didattico “Caiati”? Nulla, assolutamente nulla, visto quello che rappresenta per la collettività bitontina. Un punto di riferimento assoluto.
L’Istituto, allora, nei giorni scorsi, ha spento le candeline con una manifestazione – meravigliosamente organizzata dalle insegnanti Grazia Tetro e Anna Calia, col prezioso coinvolgimento di tutti, ma proprio tutti- con cui è stato inevitabile ripiombare nel dolce passato, in quanto il suono della campanella ha evocato il primo giorno di scuola datato lunedì 2 ottobre 1972. La sede storica è quella di via Traetta, ad essa si associano i plessi di scuola dell’infanzia di via Spinelli, borgo San Francesco, via Marsala e la sede di via Abbaticchio, inaugurata nel 1997. Le celebrazioni hanno preso il via di mattina, con l’esibizione degli alunni nel cortile della scuola, alla presenza di genitori e passanti piacevolmente attratti dalle voci candide e dalle danze dei veri protagonisti della nostra scuola. Nel pomeriggio a moderare ci sono state l’attuale dirigente scolastico Carmela Rossiello e il direttore del “daBITONTO” Mario Sicolo. È stato un immergersi nei ricordi con ex alunni, docenti, genitori e amministratori locali perché c’erano il sindaco Francesco Paolo Ricci e l’assessore alla Pubblica istruzione Christian Farella. Tutto è stato bellissimo: canti e coreografie di alunni di età compresa dai 5 ai 10 anni; lettere pervenute da varie città italiane di ex alunni, dalla cara docente Angela De Leo insegnante-poetessa negli anni ‘70 insieme a suo marito, poi divenuto direttore didattico della scuola Primo Leone. Toccante anche la lettera recapitata a scuola del nipote del maestro e pedagogista Giuseppe Caiati. È emerso – anche dagli interventi susseguitisi. Il professor Luigi Lafranceschina ha illustrato il grande magistero pedagogico dello studioso cui fu intitolata la scuola, in perenne busca di giustizia e verità. L’insegnante Titti Gomes ha ricordato quanto sia stata decisiva per la crescita del territorio la compattezza e l’alta levatura del corpo docenti. Il dirigente Carmelo D’Aucelli ha fatto notare come un istituto, se frequentato con partecipazione e autenticità, può diventare la stessa vita di chi ne è quotidiano protaginista, dagli scolari al preside, passando per maestri e collaboratori -. Insomma, la “Caiati” è sempre stata un fiore all’occhiello come dimostrano le iniziative, progetti, attività didattiche svolte nel tempo e dell’evoluzione della scuola in questi 50 anni.
“Ringraziamo – fanno sapere dalla scuola – tutti coloro che, lasciando anche piccole o invisibili tracce, contribuiscono con il loro lavoro a rendere la “nostra”… una scuola fondata sui valori dell’accoglienza, della solidarietà, dell’inclusione, della condivisione, dell’abbraccio e del sorriso. È stata una festa non solo di una scuola, ma del sapere, del crescere, dei valori, dell’educare, del senso di appartenenza”.