Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ha dichiarato il 2018 “Anno del cibo”. Tra gli intenti dell’iniziativa emerge quello di promuovere il ruolo del cibo quale componente fondamentale del patrimonio culturale immateriale italiano e, a tal fine, mercoledì 14 novembre alle ore 11:00 nella chiesa di San Francesco della Scarpa a Bari il Polo Museale della Puglia presenterà le attività programmate per l’Anno del Cibo Italiano nei propri siti museali in Puglia.
Questo Istituto ha infatti messo a disposizione i propri luoghi della cultura come sedi di un percorso integrato, incentrato sul cibo inteso come perno della convivialità nelle diverse società.
Il progetto Cibo Rito Convivialità ha esordito lo scorso 21 giugno con l’inaugurazione della mostra fotografica Can food be art? Fotografie di Salvo d’Avila, a cura di Lia De Venere; l’esposizione, che comprendeva fotografie di nature morte dalla connotazione fortemente pittorialista, è stata allestita negli ambienti dell’ex convento di San Francesco della Scarpa a Bari.
Nell’ambito della mostra permanente Preistoria del cibo. Alle origini del pane, allestita nel Museo Archeologico Nazionale di Altamura, è stato inserito invece il nuovo itinerario Dal pane al vino in cui si racconta la storia del cibo dal paleolitico all’epoca medioevale attraverso i reperti archeologici esposti e approfonditamente illustrati tramite QR Code.
Altre sono le iniziative che completeranno il programma: presso il Parco Archeologico di Monte Sannace sarà possibile visitare gli ambienti arredati di una tipica casa peucezia, ricostruita a fini didattici. La costruzione, edificata con zoccolo in pietra, elevato in mattoni intonacati e tetto di tegole sostenute da travi, rappresenta la tipologia costruttiva che, già attestata in età arcaica, si diffonde capillarmente in ambito indigeno nel corso del IV secolo a.C. All’interno dell’abitazione è realizzata la ricostruzione di un ambiente destinato al banchetto e al simposio e di un ambiente domestico destinato a cucina. Entrambi gli spazi sono arredati anche con alcune riproduzioni di oggetti antichi.
Nelle sale del Museo Archeologico Nazionale “G. Andreassi” di Egnazia – Fasano è prevista la presentazione di una videoproiezione appositamente realizzata per l’occasione, che prende avvio da alcuni reperti esposti nel museo, in particolare il noto gruppo fittile dei Banchettanti. Del gruppo, proveniente dal vestibolo di una Tomba a camera di Egnazia del III a.C., verranno presentati una restituzione 3D e un digital storytelling, realizzati con l’ausilio anche di immagini 3D di altri reperti provenienti dallo stesso contesto: una testa femminile di orante, frutti in terracotta – melegrane, mele cotogne -, tavolinetti (trapezai) fittili. La narrazione, creata con strumenti digitali (web apps, webware) e composta da molteplici elementi di vario formato (video, audio, immagini, testi), prendendo spunto dalla rappresentazione del noto gruppo egnatino in terracotta, svilupperà il tema del banchetto e dell’allestimento della mensa nel periodo ellenistico-romano, soffermandosi sugli aspetti rituali del mangiare e bere insieme e sul tema dell’offerta rituale del cibo alla divinità.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio svoltesi il 22 e 23 settembre 2018, il Museo Archeologico Nazionale – Castello svevo di Gioia del Colle ha ospitato la performance teatrale I giorni del grano, in collaborazione con Cantieri Teatrali Koreja di Lecce, interpretando in maniera innovativa e multisensoriale la tradizione panificatoria del territorio delle Murge. Hanno diretto la performance due attori/apprendisti fornai e voci registrate, accompagnati da musiche e da ambienti sonori che gli spettatori hanno ascoltato attraverso cuffie wireless. Il Museo ha adesso in programma la realizzazione di una mostra all’interno del Castello, dal titolo Tavole imbandite, dove saranno in esposizione alcune nature morte di de Chirico provenienti della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
La Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna” di Bitonto, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Bari, partecipa al progetto Cibo Rito Convivialità con una mostra dedicata alla rappresentazione della tavola nelle fotografie di Michele Ficarelli; grazie alla selezione di immagini tratte dall’archivio del fotografo barese, celebre per la sua collaborazione con la Gazzetta del Mezzogiorno, sarà possibile ripercorrere le abitudini conviviali nelle giornate feriali e festive in Terra di Bari. La mostra, che si inaugurerà venerdì 23 novembre, sarà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2019.
Le attività in programma presso il Polo museale della Puglia si arricchiranno ulteriormente dei lavori dell’artista sardo Giuseppe Carta, pittore virtuoso che passa con la medesima maestria dalla natura morta al ritratto, abile scultore già coinvolto in numerosi eventi di richiamo internazionale. Il suo linguaggio alterna la bidimensionalità della tela al formato monumentale dei modelli a tutto tondo e ambisce a costruire narrazioni visive come architetture che prendono corpo nello spazio in cui l’opera viene concepita.
Il progetto Giuseppe Carta. Epifania della Terra mostrerà al pubblico un articolato corpus di interventi allestitivi in alcuni dei più noti musei e castelli del Polo, adattandosi perfettamente al contesto architettonico. Limoni, cipolle e peperoncini giganti in bronzo e resine policrome troveranno così nuova sede negli spazi interni ed esterni del Castello svevo di Bari, nelle corti del Castello di Manfredonia, di Gioia del Colle e del Castello di Trani.
A completare il ricco programma di iniziative, giovedì 15 novembre si terrà la Giornata di studi dedicata a La cultura del cibo tra innovazione e tradizione; a partire dalle ore 9:00 nella Chiesa di San Francesco della Scarpa a Bari, interverranno docenti dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e dell’Università di Foggia, nonché storici dell’arte e antropologi, chiamati a relazionare sul tema nelle sue connotazioni storico – culturali e sociali.