È Giovedì Santo.
Le strade brulicano di persone che visitano gli altari
della Reposizione, più comunemente e impropriamente conosciuti come i
“sepolcri”.
È una notte di fede, di tradizione ma anche di magia.
Dinanzi agli occhi dei devoti o semplicemente dei curiosi
si aprono i portali delle meraviglie bitontine spesso anche dimenticate. La
chiesa di San Luca, quella di San Leucio Vecchio, di San Silvestro o dell’Annunziata
sono solo alcuni esempi.
Poi all’angolo tra
via Giandonato Rogadeo e via Antonio Planelli, a destare l’attenzione dei
passanti è l’intera Bitonto. Il portone verde segna quasi un varco
spazio-temporale e tra le mura del locale a rivivere è l’intera città, quella
di un tempo e quella di oggi, tra monumenti perduti e ritrovati.
A regalare quest’emozione in più ci ha pensato la ProLoco Bitonto con “Bitonto
ieri ed oggi”.
L’associazione ha soffiato via la patina di polvere dalle
cartoline storiche della nostra città per abbinarle alle fotografie attuali
degli stessi scorci.
La proiezione, con il sottofondo delle melodie di
Traetta, ha attirato tanti giovani, incuriositi dalle immagini delle varie
epoche e dalla trasformazione del paese, e dei meno giovani che hanno potuto
ricordare i tempi che furono.
Gli stessi hanno inoltre potuto portare a casa un
ricordo. Durante la serata, infatti, è stato possibile acquistare calamite raffiguranti il Torrione Angioino.
Pezzi unici, realizzati a mano da Eughenia
Società di Cooperativa Sociale-Onlus.