Tredici mesi di duro lavoro, cinque giorni di musica,
quattordici ore di spettacoli.
Si è chiusa sabato scorso la seconda edizione del Bitonto Blues Festival.
Un impegno costante dello staff e del direttore
artistico Beppe Granieri, ripagato
dal successo anche dell’ultimo atto: la Winter
Edition.
Ancora una volta, il presentatore Pierluigi Morizio ha condotto i tanti spettatori in un viaggio nel
blues.
Si inizia subito con la vivacità dei Blue Deep, composti da Maurizio Ruta (chitarra), Raffaello Bellino (basso), Francesca Emilio (voce) e Giuseppe Dario Gavarelli (batteria). Dopo
aver occupato il secondo gradino del podio del “Parco delle Arti…in Blues”,
il contest televisivo andato in onda da maggio a giugno, la giovane formazione ha
potuto calcare il palco del Teatro Traetta.
Un’occasione importante, come affermato dal chitarrista nel corso della serata,
ben sfruttata. Il gruppo ha infatti divertito e fatto cantare il pubblico sulle
note di grandi successi, preparando la platea al pezzo forte della serata.
Dalla freschezza dei Blue Deep, infatti, si è passati
alla trentennale esperienza di Stefano
Zabeo & Blues Society. Zabeo alla chitarra e voce, Massimo Fantinelli al basso e Massimo
Iannantuono alla batteria hanno intrattenuto il pubblico per quasi due ore.
In scaletta gli evergreen della musica del delta del Mississippi, uno dei quali
duettato con Beppe Granieri, e il repertorio caro allo storico bluesman
italiano, nonché fondatore del gruppo, Guido
Toffoletti, scomparso negli anni novanta.
Prima dell’ultimo brano dei veneti, non è mancato il
consueto appuntamento con la jam session.
I Blue Deep e Stefano Zabeo & Blues Society hanno calcato insieme il palco
per dar sfogo alla loro arte, dando vita ad un mix coinvolgente.
Il fenomeno blues però non va in vacanza. Lo staff del
Bitonto Blues Festival è già a lavoro per la terza edizione della rassegna, confermata anche dall’assessore al
Marketing Territoriale, Rino Mangini,
intervenuto ad inizio serata.