Due nuove produzioni dedicate alla musica d’autore, ventiquattro concerti nei Comuni metropolitani con un’attenzione particolare alle periferie e ai piccoli centri. Armonie metropolitane è il titolo della stagione estiva dell’Orchestra sinfonica metropolitana di Bari partita il 28 giugno scorso e che proseguirà fino al 6 agosto. L’iniziativa è stata presentata, ieri mattina, dal sindaco metropolitano Antonio Decaro, dalla consigliera delegata ai Beni culturali, Francesca Pietroforte, dal direttore artistico dell’Ico, Vito Clemente e dal Dirigente del Servizio Beni Culturali e Ico, Francesco Lombardo. Identità e territorio sono le chiavi di lettura della una visione artistica che caratterizza tutta la stagione 2022 dell’Orchestra. Identità perché i due programmi Bocca di Rosa e la Scuola genovese e Playlist, Le canzoni della mia vita propongono arrangiamenti originali, e quindi identitari, commissionati dalla Città Metropolitana. L’attenzione al territorio è invece finalizzata a portare la musica e l’arte in periferia e nei piccoli centri, una scelta di politica culturale che da sempre caratterizzata la ICO barese. “Quest’estate l’Orchestra metropolitana toccherà diversi piccoli Comuni cercando di abbattere quelle distanze tra il cosiddetto centro e la periferia – ha affermato Decaro -. Sin dall’inizio del mio mandato, infatti, abbiamo sempre cercato di lavorare con tutti i sindaci dell’area metropolitana in forma assolutamente paritaria e collegiale perché nella nostra idea di istituzione e di Politica c’è la crescita di un territorio che vince la sfida del futuro solo se impara a stare insieme. E sono felice che anche l’Orchestra metropolitana abbia sposato questa visione d’insieme mettendo a disposizione la sua arte e il suo lavoro per dare sostanza a questo nostro lavoro. Può sembrare banale ma anche condividere un calendario di concerti è un modo per condividere responsabilità e opportunità per i sindaci che nelle loro programmazioni di eventi sanno di poter contare su un concerto di altissima qualità e uno spettacolo che ogni anno appassiona sempre di più il pubblico”. “Quest’anno l’Orchestra sinfonica metropolitana ha puntato su più elementi: identità e territorio, ma anche sulla valorizzazione dei giovani under 35, sia nel ruolo di interpreti, ma anche di direttori e arrangiatori – ha proseguito Francesca Pietroforte -. Una scelta coerente con la promozione dei giovani talenti, un’azione che la Città metropolitana sta portando avanti con il piano strategico metropolitano. E’ il fil rouge che caratterizza tutta la programmazione 2022 dell’Ico. In autunno coinvolgeremo i Conservatori di Bari, Monopoli e Matera selezionando attraverso un’audizione pubblica le eccellenze del nostro territorio coinvolgendoli in tre produzioni”. Il prossimo appuntamento è domani, mercoledì 6 luglio, alle ore 21.00, in piazza Vittorio Veneto a Sammichele di Bari dove l’Orchestra porterà in scena la sua nuova produzione che rende omaggio alla cosiddetta Scuola genovese, ripercorrendo alcune tra le pagine più belle della canzone d’autore italiana a cominciare da quelle di Fabrizio De Andrè. “Nel progetto dedicato alla cantautoralità di De Andrè, Fossati, Bindi, Lauzi, Tenco, Paoli c’è anche uno spazio per un brano del 1980, Una storia sbagliata, dedicato a Pier Paolo Pasolini e oggi riproposto in un arrangiamento appunto originale di Vito Andrea Morra a cent’anni dalla nascita di un intellettuale che ha segnato il secondo ‘900 italiano – ha spiegato il direttore artistico Vito Clemente -. Questa produzione vedrà la partecipazione di Mario Rosini secondo classificato nel 2004 al 54° Festival della canzone italiana di Sanremo che presterà la sua voce a brani entrati ormai nella storia della musica. Il programma “Playlist” è, invece, cucito addosso ad una raffinata e giovane interprete, Emilia Zamuner, vincitrice del secondo premio all’ Ella Fitzgerald Competition di Washington. Ventinovenne, Emilia testimonia l’attenzione esclusiva di tutta la programmazione 2022 per i giovani artisti. Under ’35 anche l’arrangiatore e compositore Vittorio Pasquale e il direttore Nicola Colafelice per un trio che, insieme, non arriva a cent’anni complessivi. Da sottolineare, poi, la scelta artistica a monte degli arrangiamenti che vedono l’Orchestra al centro, assoluta protagonista, con un sound che mette in risalto tutte le sezioni della compagine metropolitana”. La programmazione prosegue a settembre con i focus che hanno caratterizzato la proposta artistica annuale. Ritorna la Scuola napoletana del ‘700, in particolare con Piccinni e la revisione ed esecuzione delle Sinfonie avanti l’opera per un progetto triennale ambizioso che prevede un lavoro sistematico sull’intero corpus delle sinfonie piccinniane. Ci sarà, inoltre, spazio per un trittico di produzioni con protagonisti le eccellenze dei Conservatori di Bari, Monopoli e Matera preventivamente selezionati tramite audizione. Le giovanissime future stelle del concertismo affronteranno tre programmi, anch’essi fortemente identitari, dedicati a due compositori adottati da Bari e punti di riferimento per la Musica del ‘900: Nino Rota e Raffaele Gervasio. Ampio spazio al Novecento storico italiano e pugliese ancora con Rota e Casella, il suo maestro. All’insegna del motto annuale La meglio gioventù: Leonora Armellini, premiata al Concorso pianistico internazionale Chopin. Concluso il ciclo Di genti e di Mari – Bari, storie di millenaria accoglienza si prosegue comunque con la contemporaneità e prime esecuzioni assolute. Da citare la prestigiosa presenza di Gianrico Carofiglio in un melologo appositamente commissionato. E ancora, ci sarà il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado con concerti appositamente dedicati e il DIRIUM dell’Università degli Sudi di Bari. La fine dell’anno vedrà l’Orchestra impegnata in un programma natalizio e nella presentazione del disco di Natale realizzato in collaborazione con l’etichetta Digressione Music con musiche ed arrangiamenti originali commissionati dalla ICO e la presenza di una nutrita compagine corale di voci bianche: gli studenti del Convitto Cirillo di Bari.