Aristofane era fatto così. Agguantava le convenzioni della vita quotidiana della polis e le ribaltava, lasciando gli spettatori a bocca aperta. Certo, poi, alla fine della commedia il rovesciamento parodico diveva ritornare all’ordine costituito, ma nel frattempo una ventata di mordace buonumore e di minacciata rivoluzione aveva fatto riflettere non poco i cittadini assisi sugli spalti del teatro. Per questo, le sue opere hanno una forza attuale che ancora strabilia chi le guarda. E quasi duemilacinquecento – già: duemilacinquecento! – anni sembrano ieri, se non addirittura oggi. Prendiamo la storia narrata dalla commedia Lisistrata (che vuol dire “colei che scioglie gli eserciti”): una donna arguta, esasperata dalle continue guerre che travagliavano la Grecia antica, che s’inventa la protesta più bizzarra e più efficace che ci sia: lo sciopero del sesso, non prima d’aver chiamato a raccolta altre sue colleghe d’altri centri ed aver tenuto loro una suadente concione sull’Acropoli. Insomma, gli uomini, in un susseguirsi vorticoso di battute esilaranti e situazioni paradossali, dovranno tornare sui loro passi, deporre le armi e accettare le condizioni imposte dalle fanciulle. In questi giorni, fino al 6 luglio, sul glorioso palco del Teatro Greco di Siracusa, sta andando in scena proprio il modernissimo testo aristofanesco che profeticamente parlava e parla di emancipazione femminile, lavorato dalle mani ispirate del geniale regista mordace Tullio Solenghi, col fido Massimo Lopez e la grande Elisabetta Pozzi, che impersona proprio l’eroina eponima. Nel cast prestigioso, spicca un bitontino, attor comico di gran vaglia: Mimmo Mancini. Tocca a lui vestire i panni di Filurgo, ateniese molto adirato contro le donne ed esortato a più riprese dal semicoro a far qualcosa contro di loro, anche in omaggio al suo nome, che vale più o meno come “colui che opera per l’amore”. Le occhiate fulminanti, il gestire significante e le facete parole strapperanno pensose risate ai presenti, ne siamo certi.
Dopo lo spettacolo siracusano, la commedia sarà allestita anche al Curium ancient theatre di Cipro, il 12 e 13 luglio, nell’ambito dell’International Festival of Ancient Greek Drama. Con Lisistrata, la Fondazione Inda prosegue la sfida di rinnovare il codice e il linguaggio della commedia riannodando i fili del rapporto tra questo genere e il pubblico contemporaneo.
E Mimmo – non avevamo dubbi – prosegue il suo cammino verso un sempre più eclettico bagaglio attoriale che ne fa un interprete teatrale sempre più versatile e convincente.