Per secoli Santo Spirito fu una frazione di Bitonto, fu la sua marina e il suo porto commerciale. Fu per molti bitontini (e continua ancora ad esserlo) il luogo dove trascorrere le vacanze estive. Prima che fosse tolta all’amministrazione bitontina per diventare barese, nell’ambito del progetto di Araldo di Crollalanza, all’epoca sottosegretario al ministero dei Lavori Pubblici.
In quella località balneare Balilla e Figli della Lupa, organizzazioni giovanili create durante il fascismo, venivano mandati a trascorrere il periodo estive in colonia, in un periodo, in cui le colonie vengono intensificate, per far sì che si potesse permettere anche alle famiglie meno agiate di mandarci i propri figli. L’obiettivo di questi luoghi era quello di offrire un periodo di attività fisica e ludica per le future generazioni.
Il ruolo delle colonie estive, quando il fascismo non aveva ancora sottratto Santo Spirito a Bitonto sarà argomento del prossimo appuntamento della rassegna “Di venerdì”, organizzata per il cinquantenario dalla nascita della rivista “Studi bitontini”. Ne parlerà Carmela Minenna, membro del Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto. L’appuntamento è venerdì 15 novembre alle 18, nel Museo Diocesano.