È il farmacista bitontino Marco Loiodice il vincitore del Premio speciale AI della Fondazione Crimi.
L’immagine realizzata dal professionista della farmacia De Pinto, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, ha convinto la giuria della nona edizione del concorso fotografico “La farmacia in uno scatto”, indetto dall’ente che, in memoria del dottor Sebastiano Crimi, si occupa di ricerca farmaceutica.
L’immagina “AI & Farmacia” di Loiodice raffigura una scena futuristica in una farmacia: in primo piano un farmacista è impegnato in un’interazione focalizzata con un robot umanoide.
L’uomo ha un’espressione seria mentre tiene un piccolo oggetto, forse una pillola o una fiala, nella sua mano, esaminandola da vicino. Il robot, progettato con un elegante corpo metallico, presenta sezioni trasparenti che rivelano intricati componenti interni, tra cui una rappresentazione luminosa del suo cervello e una rappresentazione dettagliata della sua cassa toracica. Sopra il robot, olografico visualizza i dati e le informazioni del progetto, aggiungendo un elemento ad alta tecnologia alla scena.
L’atmosfera complessiva combina elementi di assistenza sanitaria e tecnologia all’avanguardia, suggerendo una collaborazione tra umani e macchine nel campo della medicina.
Il background stellato migliora ulteriormente il tema futuristico, evocando un senso di esplorazione e innovazione.
“Chissà se questo sarà il nostro futuro. Chissà se un giorno noi farmacisti non cureremo robot umanoidi. Chissà se questo robot umanoide non servirà per testare nuovi farmaci e grazie alla sua IA lui stesso ci potrà raccontare gli effetti indesiderati che questo farmaco ha sul suo organismo e di riflesso sul nostro. Chissà – si legge nella descrizione della foto -. La cosa più bella è sognare un futuro dove noi farmacisti saremo sempre al centro della dispensazione del farmaco a qualsiasi essere umano, umanoide o anche non umano ci si presenti davanti”.
Emozionato per l’attenzione riservata al suo scatto dal dottor Rocco Crimi il dottor Marco Loiodice.
“Dedico il premio a mio padre, Francesco Loiodice, appassionato di tecnologia come me – ha dichiarato il bitontino -. È stato lui a spronarmi a partecipare al concorso e con lui mi sono rapportato per la realizzazione della fotografia”.