La Giunta regionale pugliese ha approvato nella seduta del 2 agosto, in fase di prima applicazione della legge n. 123/2017 di conversione del D.L. 91/2017 “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno” (articoli 4 e 5), le proposte progettuali riferite a due Zone economiche speciali (ZES), ovvero aree logistico-industriali che beneficiano di regimi amministrativi e fiscali agevolati con lo scopo di favorire la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo delle imprese già operanti e all’insediamento di nuove imprese.
Si tratta della Zes Adriatica, per l’istituzione della Zona economica speciale dell’Area adriatica, e della ZES Ionica Interregionale, per l’istituzione della Zona economica speciale interregionale (Puglia-Basilicata) dell’Area ionica.
Nell’area identificata dalla Regione per la ZES Adriatica figura anche Bitonto, individuata come area produttiva che gravita intorno alla città portuale di Bari, inserita nella ZES insieme a Barletta, Brindisi, Manfredonia e Monopoli.
Per Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto, si tratta di una “svolta epocale per il comune di Bitonto, la cui vocazione imprenditoriale e industriale avanzata è stata così ufficialmente riconosciuta”.
“Il Comune di Bitonto – ha commenta il primo cittadino – viene ufficialmente inserito nei territori ZES, quelli sui quali investire per il rilancio in termini produttivi ed occupazionali, per la sua significativa specializzazione settoriale, per la forte propensione allo sviluppo e , non in ultimo, per la sua vicinanza strategica ai più importanti snodi infrastrutturali regionali (porto e aeroporto di Bari). A pesare sulla decisione regionale anche lo studio da noi realizzato per il riconoscimento delle APPEA (Aree produttive paesaggisticamente ed ecologicamente attrezzate in Puglia): il fatto che il primo centro universitario di carattere tecnologico-industriale del Sud Italia sia stato recentemente inaugurato nel nostro territorio ha costituito una evoluzione qualitativamente incisiva in termini di sostenibilità ambientale e tecnologia per la nostra area ed ha, di fatto, qualificato Bitonto come uno scenario di crescita intelligente, sostenibile, inclusiva”.
“Nel provvedimento varato dalla Giunta regionale – ha spiegato Abbaticchio – i settori maggiormente incisivi dell’area del ‘polo di Bari’, quella in cui ricade Bitonto, sono molteplici: oltre ad agroalimentare e artigianale, per esempio vengono citati proprio quello delle tecnologie dell’informazione, della meccanica e logistica, quello farmaceutico ed elettromedicale. Nell’ultimissimo periodo, in pratica, il nostro territorio è passato da zona artigianale ‘precaria’ a distretto tecnologico universitario d’eccellenza e, ora, ad area economica speciale d’Italia, con tutto quello che quest’ultimo passaggio comporterà in termini di benefici e agevolazioni per le imprese che investono su di esso e di ricadute positive in termini di economia ed occupazione”.
L’inserimento nelle Zone economiche speciali, per la cui istituzione ufficiale è necessario un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, rappresenta per i territori interessati una formidabile occasione di sviluppo e rilancio economico-industriale nonché di rafforzamento del tessuto produttivo, essendo previste misure e interventi specifici intesi come stimoli alla crescita industriale e all’innovazione, che puntano a garantire possibilità per le aziende di espandersi a condizioni fiscali ‘agevolate’, maggior capacità di attrarre investitori diretti, soprattutto esteri, semplificazioni amministrative e procedurali a favore delle imprese insediate in ZES, incremento dei traffici commerciali.
“A oggi, rimane il fatto che ci siano degli esclusi ‘eccellenti’ della Città Metropolitana di Bari, ai quali garantiremo il pieno supporto nella predisposizione della candidatura da proporre alla Regione per ulteriori inserimenti nella ZES. Alcuni territori fortemente strategici dell’area del capoluogo regionale, infatti, meritano decisamente di essere inclusi”. Questo il commento finale di Abbaticchio che, a Bari, riveste anche il ruolo di vicesindaco metropolitano.