Prosegue il percorso partecipativo che porterà alla trasformazione in A.P.P.E.A. (Area Produttiva Paesaggisticamente ed Ecologicamente Attrezzata), la prima in Puglia, della zona artigianale di Bitonto.
Il prossimo 13 dicembre, infatti, è in programma la presentazione, a tutti i soggetti interessati, della proposta di piano di progettazione, riqualificazione e conversione in A.P.P.E.A. della zona artigianale, nella sua ultima versione approvata il 31 luglio in Consiglio comunale, e l’illustrazione della metodologia per la gestione del processo partecipativo, degli appuntamenti e dei relativi temi di approfondimento previsti, con la contestuale possibilità per i partecipanti di iscriversi ai tavoli tematici di riferimento.
La proposta di piano redatta in accordo con le linee programmatiche del D.P.P. (Documento Programmatico Preliminare) per il P.U.G. (Piano Urbanistico Generale), si configura come possibile processo di miglioramento di tutta l’area attraverso: a) una gestione unitaria di infrastrutture e servizi; b) il miglioramento della qualità e dell’efficienza delle infrastrutture comuni; c) il controllo delle performance ambientali con riduzione degli impatti sul paesaggio; d) la definizione di un programma di progressiva riqualificazione e riconversione delle parti esistenti verso una gestione unitaria ed ecologicamente attrezzata dell’intera area.
In linea con questo scenario in trasformazione nasce la proposta di un processo partecipativo con l’obiettivo di individuare per l’A.P.P.E.A. così qualificata un Soggetto Gestore che, insieme ai soggetti attuatori, dovrà strutturare l’intervento di riqualificazione, verificandone la sua attuazione e gestione.
La proposta, dal titolo “La nuova A.P.P.E.A. Bitonto: partecipazione e gestione”, è stata presentata dal Politecnico di Bari (direttore scientifico è il prof. Nicola Parisi) in collaborazione con numerosi soggetti partner tra cui il Comune di Bitonto, ottenendo un finanziamento dalla Regione Puglia nell’ambito del Programma annuale della partecipazione per l’anno 2018. Il percorso è, quindi, stato avviato il 14 giugno 2019 con la sottoscrizione della convenzione tra il Politecnico di Bari e la Regione Puglia.
“Il progetto – spiega il prof. Parisi, già assessore comunale alle Politiche urbanistiche – aperto dall’open day del 26 luglio proseguirà, nei prossimi mesi, con incontri dedicati e tavoli tematici necessari a guidare una proposta nel processo di costituzione del nuovo ente, fondamentale per coniugare il perseguimento di obiettivi di carattere ambientale con aspetti prettamente economici. Il processo si configura, quindi, come valido supporto per analizzare responsabilità e compiti, caratteristiche e capacità utili per valutare il profilo più idoneo di soggetto giuridico in grado di guidare la corretta gestione e il miglioramento, su impronta ecologica e paesaggistica, dell’area”.
La conferenza di venerdì 13 dicembre, ospitata a partire dalle ore 18 nella sala convegni del Centro Tecnologico FabLab Poliba, sarà aperta dai saluti istituzionali del sindaco di Bitonto, dott. Michele Abbaticchio, e del Rettore del Politecnico di Bari, prof. Francesco Cupertino; previsti, inoltre, gli interventi del prof. Nicola Parisi (Il progetto della prima APPEA di Puglia), degli architetti Maritè Cuonzo e Luca Savino (Metodi del processo partecipativo) e dell’arch. Federica Fiorio (Presentazione dei tavoli di lavoro).
“Il processo partecipativo attivato per Bitonto – dichiara il sindaco Abbaticchio – si colloca in una fase molto importante del processo decisionale perché mira ad accompagnare e gestire il delicato progetto di riassetto istituzionale che la costituzione del futuro ente gestore comporterà per l’area e per il Comune. È importante, dunque, che le diverse realtà coinvolte nel processo – cittadini, stakeholders, amministrazione – diventino parte attiva dello stesso, per strutturare una realtà gestionale perfettamente in linea con i bisogni e le aspettative dell’area. Di qui l’invito alla più ampia partecipazione, per rendere efficace e ricco questo importante percorso di comunità”.