Riceviamo e volentieri pubblichiamo la Lettera aperta indirizzata al Sindaco di Bitonto dall’Associazione Anziani di Mariotto, presidente Aniello Sannino, sul tema decoro urbano, legalità e i lecci di Piazza Roma.
“Signor Sindaco, non vorrei che se la prenda per questo “marcamento a uomo”, a dirla in gergo calcistico; questa volta, sempre in rappresentanza dell’associazione Anziani di Mariotto e di altri cittadini che non ne fanno parte, ma ugualmente sottofirmatari, Le rivolgo una richiesta che è un grido di dolore per l’abbandono riservato agli alberi della nostra piazza.
Questa è la nostra “Agorà”; quì si sono svolte molte delle nostre attività: vi si è sviluppata la nostra socializzazione, i nostri nonni e i nostri genitori vi si affacciavano per mostrare la propria disponibilità per le giornate lavorative; è stata per anni teatro di tante aspre battaglie politiche e apprezzate iniziative: bellissime sagre, pregevoli mini-festival internazionali, presepi viventi suggestivi e di qualità. Si giocava, ci si riposava all’ombra fitta dei lecci e molti dei più anziani ancora riconoscono fra tutti gli alberi quelli piantati all’inizio del secolo scorso dai propri capi-famiglia.
Amiamo la nostra Piazza dove quegli alberi ormai centenari, sopravvissuti a tanti strazi perpetuati da qualche incosciente e ignorante, rappresentano per ognuno di noi un piccolo scorcio di eternità, testimoni silenziosi della nostra storia che non vorremmo perdere per sempre.
La preghiamo perciò di prendere a cuore la nostra richiesta ed avanzare nel prossimo consiglio comunale una Sua proposta personale per liberare quegli alberi da quella che riteniamo essere la cocciniglia dei lecci. Così come si è fatto anni addietro, con Lei a capo della Amministrazione, riuscendo nell’intento.
Senza voler infastidire e men che meno offendere qualcuno dei Suoi collaboratori, colgo l’occasione, Sig. Sindaco, per proporre, modestamente, qui appresso, qualche piccolo suggerimento a favore del decoro della nostra frazione.
Perché il mercato settimanale non viene spostato in piazza, fra gli alberi, invece di ingombrare le strade e, soprattutto, gli ingressi delle abitazioni adiacenti?
Perché, in ossequio alla lotta contro l’inquinamento, non si dà in dotazione a quegli stessi espositori almeno due mastelli, obbligandoli a fare la raccolta differenziata per la carta e la plastica? Si eviterebbe, soprattutto nelle giornate ventose, di far impazzire gli operatori della ASV a rincorrere gli oggetti e a contribuire a liberare il paese da ulteriore invasione di rifiuti di ogni genere.
Sarebbe anche opportuno, quando si vuol promuovere i mercatini serali o anche per le feste Patronali e altre manifestazioni, allestire un piano che vieti l’accensione dei rumorosissimi e asfissianti compressori, consentendo ai negozianti di allacciarsi alla rete elettrica pubblica con una adeguata e congrua contribuzione.
Infine, dopo di ciò tolgo il disturbo, ricordando quanta poca sicurezza ci sia nelle campagne per uomini e mezzi, vorremmo che la nostra Amministrazione Comunale si faccia promotrice presso le scuole, a cominciare da quelle dell’infanzia, di corsi di Educazione Civica, invece di fare, non me ne vogliano gli illustri interessati, cui nessuna colpa può essere attribuita, sterili convegni sulla legalità che, alla luce dei risultati, sembrano spesso tavole rotonde per personaggi già informati, che nulla più dovranno apprendere in materia.
Signor Sindaco, questi non sono progetti costosi; al contrario, riteniamo che apporterebbero qualche beneficio oltre alla pur legittima voglia di pulizia.
Concludendo, saremmo ben lieti di accoglierLa e discuterne qualora volesse concederci una Sua gradita visita. Cordialmente”.