“Stiamo portando avanti a tutti i livelli istituzionali una battaglia serrata sulla Xylella: la Puglia, purtroppo, sta pagando il prezzo di errori gravissimi della Giunta regionale, che ha anche sbarrato le porte al confronto con le parti sociali. Il protocollo per i reimpianti è stato contestato dagli operatori del settore proprio perché estromessi da qualsiasi forma di coinvolgimento in barba alla pseudo legge regionale sulla partecipazione voluta proprio da Emiliano. Per la Puglia, la Xylella rappresenta un vero disastro che ha messo in ginocchio il nostro sistema produttivo ed economico con conseguenze disastrose per i livelli occupazionali: dal 2013 ad oggi, sono stati distrutti gli uliveti di ben tre province e i danni ammontano ad oltre 1,2 miliardi di euro. La Regione pensa di rivolvere tutto con i miseri fondi della misura 5.2 del Piano di Sviluppo Rurale per ricostituire il patrimonio aziendale, ma si tratta di una goccia in un mare, disponibile solo per chi accede al Psr. Con un emendamento, che presenteranno i nostri gruppi in Parlamento, chiediamo al governo nazionale di stanziare risorse straordinarie per un problema che non è solo pugliese perché investe l’economia dell’intero Paese. Ed è un problema anche europeo, ma l’Ue non ci dà sostegno perché la Puglia non ha adottato le misure di contenimento previste dalle direttive comunitarie. Si è perso molto tempo ed Emiliano ha anche rincorso teorie fantasiose contro ogni evidenza scientifica. Noi non molliamo e proseguiamo con le nostre preposte sperando che qualcuno cambi indirizzo: ci auguriamo che il parlamento accolga l’emendamento per stanziare i fondi necessari per far fronte alla Xylella. Così come ci auguriamo che la Puglia abbia un nuovo governo nel 2020, in grado di dare risposte efficaci ad un dramma che ha collassato la nostra economia”.