“Non esistono formule magiche se non una: la scuola è dei ragazzi, per i ragazzi, con i ragazzi. Ma che scuola vogliono i ragazzi? I ragazzi vogliono una scuola che li ascolti, che li capisca, che li aiuti ad essere consapevoli di chi sono, del loro valore, della loro dignità, che li aiuti a realizzare se stessi”.
È quanto ha sottolineato, durante il XII Congresso Nazionale Snals-Confsal conclusosi ieri a Roma, il prof. Vito Masciale, da pochi giorni riconfermato alla guida della segreteria provinciale di Bari dello Snals.
Lo sguardo del prof. Masciale va alla scuola del futuro, per la quale bisogna puntare all’innovazione: “Dopo l’esperienza della DAD e la sperimentazione della DDI, stiamo andando verso una scuola in cui le tecnologie multimediali e digitali possono dar forma a nuove competenze e nuovi modelli di apprendimento”. Ma sotto questo aspetto, ha aggiunto il professore, “Siamo ancora molto indietro e dobbiamo fare di più. Ben l’82% delle aule ha una connessione inadatta alla didattica digitale. 300mila studenti italiani sono ancora sprovvisti di PC o connessione internet in casa. Gli studenti, i bravi studenti e la buona scuola creano una società sana attraverso l’innovazione”.
Bisogna puntare, poi, anche sulla sostenibilità: “Oggi più che mai, essere cittadini consapevoli vuol dire rispettare la natura e tutelare l’ambiente. La cura nei confronti del pianeta inizia in classe e nelle scuole. Anche qui i numeri non sono incoraggianti, il 29,1% degli edifici scolastici necessiterebbe di una manutenzione urgente, mentre ben il 58,9% non ha l’agibilità. Solo il 6,4% è in classe energetica”.
Il segretario provinciale dello Snals ha concluso il suo intervento al predetto congresso nazionale con un focus su un altro obiettivo, molto importante, che la scuola deve continuare a perseguire: l’inclusione.
“Abbiamo bisogno di una scuola per tutti, collaborativa e basata su ascolto e dialogo. La scuola di domani dovrà fare grossi passi in avanti anche nell’integrazione e nella sensibilizzazione, temi spesso sottovalutati”.