La Puglia è la terza regione in Italia per vaccini somministrati rispetto a quelli ricevuti, ma “Non ci consegnano abbastanza vaccini da Roma per tenere questo ritmo”, ha scritto in un post sul suo profilo Facebook, ieri, il governatore pugliese Michele Emiliano.
Perciò, “Dobbiamo rallentare la nostra velocità di somministrazione per mancanza di vaccini. Ho appena scritto al Commissario Figliuolo per ottenere altri vaccini, almeno sino a che non arriveranno i carichi previsti per mercoledì, che ho chiesto comunque di anticipare”.
“Stiamo portando avanti a pieno ritmo la nostra campagna, abbiamo recuperato la riprogrammazione dopo il cambio di regole su Astrazeneca, secondo il piano previsto da Pierluigi Lopalco insieme al dipartimento Salute, le Asl, la protezione civile, i sindaci, le prefetture. Ma da Roma ci chiedono di rallentare perché mancano le dosi”.
Per questo da oggi, le vaccinazioni della fascia di età 79-60 anni riprenderanno esclusivamente attraverso adesione alla campagna “La Puglia ti vaccina” e non sarà possibile vaccinarsi “a sportello”.
La Puglia, al momento, “È per capacità vaccinale sopra quasi tutte le più grandi Regioni italiane alla pari dell’Emilia Romagna che, a parità di abitanti, ha il doppio degli ospedali e della medicina territoriale della Puglia, ventimila medici, infermieri e operatori sanitari in più rispetto a noi e un budget sanitario su cui contare di circa 400 milioni all’anno più ricco del nostro”, si continua a leggere nel post di Emiliano.
“Questo a causa di uno storico divario tra regioni del Nord e quelle del Sud. Facciamo le nozze con i fichi secchi, siamo stremati dalla fatica per la mancanza di personale, ma stiamo facendo da pugliesi tutto il nostro dovere fino in fondo. Se avessimo vaccini per tutti potremmo mettere in sicurezza la popolazione entro l’estate. Solo nell’ultima settimana abbiamo fatto oltre 210mila somministrazioni”.
“Ho chiesto anche al Commissario Figliuolo- ha aggiunto il governatore pugliese- che la ripartizione dei vaccini venga fatta in parti eguali tra le regioni in base alla popolazione per consentire gli stessi tempi di inoculazione. Qualcuno giustamente si lamenta dei disservizi che si verificano. La logistica di questa campagna vaccinale è veramente complicata”.
“Tre vaccini diversi, destinati ciascuno a persone con caratteristiche diverse, da sporzionare artigianalmente non disponendo di monodosi, da scongelare e conservare a temperature diverse con tempi di consegna e immediato utilizzo differenti. Tutti stanno facendo i salti mortali e i dipartimenti di prevenzione e i distretti hanno agito al meglio delle loro possibilità con enorme dedizione”.
“Ma è capitato in alcuni momenti di dover attendere l’arrivo e lo scongelamento delle dosi supplementari e in alcuni hub si è verificato del caos, con disagi pesanti per chi era in fila, di cui mi dispiace moltissimo. Posso solo dirvi che dopo ogni singolo episodio tutti si sono rimessi al lavoro, senza sosta, per migliorare l’organizzazione ed evitare che quei disagi si ripetessero”, ha concluso Emiliano. “Grazie a chi combatte con la speranza e il dolore nel cuore”.