Usura, ricettazione e furto con destrezza su tutto il territorio nazionale.
Sono questi i reati addebitati a 17 persone, coinvolte nell’operazione “Golden Hand” della Guardia di Finanza di Salerno.
L’ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Vallo della Lucania, arrivata a conclusione di complesse indagini, ha disposto la reclusione in carcere per 5 di loro, gli arresti domiciliari per 7, e l’obbligo di dimora per altri 5 soggetti. Tra questi ultimi ci sarebbe anche la 42enne bitontina Roberta Gasparro.
Le indagini del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Salerno sono nate da alcune ipotesi di usura con interessi anche superiori al 100% annuo, ma hanno svelato ben presto uno scenario molto più ampio che ha consentito di accertare l’esistenza di due organizzazioni finalizzate alla commissione di reati predatori ed alla ricettazione dei monili trafugati nelle gioiellerie di tutta Italia.
Un gruppo faceva capo ad Anna Cesarulo, 44enne di Padula, e a Bruno Marotta, 41enne di Agropoli; l’altro a Fiore Marotta, 48enne di Agropoli.
Stando alle ricostruzioni, Fiore Marotta organizzava i colpi e a volte accompagnava personalmente le donne nelle gioiellerie per rubare. I monili venivano poi consegnati a Francesco Catalano o a Roberta Gasparro che si occupavano di vendere la merce rubata in Compro Oro o gioiellerie.