Da un nostro affezionato lettore, F. A., riceviamo e volentieri pubblichiamo questa preziosa testimonianza.
“Buongiorno,
sono un passeggero di quel treno sotto cui si è
lanciato l’uomo.
Ritengo che si sia salvato per miracolo in quanto se il
macchinista non avesse frenato prontamente (nonostante le avverse condizioni
meteo a causa di una pioggia battente) l’uomo sarebbe stato dilaniato dalla
parte sporgente in corrispondenza degli ammortizzatori del treno.
Una frenata
un po’ più lunga di qualche metro del vagone non gli avrebbe lasciato scampo in
quanto sarebbe mancato fisicamente lo spazio per ripararsi.
Motivo per cui, tra
l’altro, non è stato possibile spostare il treno per estrarre il povero uomo.
La cosa che mi ha colpito è che all’arrivo quasi
immediato del 118, i soccorritori lo abbiano addirittura riconosciuto.
Credo che sia trattato di un gesto dettato o da
profonda disperazione o da qualche problema che non possiamo sapere.
Al concittadino faccio gli auguri di buona guarigione!“.