L’ultima sua performance da standing ovation è stata soltanto qualche giorno fa. Sabato, per essere precisi. La possiamo ammirare a questo link: https://fb.watch/4Q1tCCXMBt/.
Si, avete visto bene. In questo capolavoro, in questa storia raccontata a colori, c’è Bitonto. Un ventre (avrebbe detto anni e anni fa la giornalista Matilde Serao) della nostra Bitonto. Anzi, forse il ventre. La processione del Venerdì santo e con lei, tutta la nostra Settimana santa, che, per la seconda volta consecutiva a causa del maledetto demonio invisibile Covid 19, non abbiamo potuto celebrare.
Uno dei momenti più intensi della e per la nostra città. Proprio per questo, allora, Anna Francesca Schiraldi, la nostra Anna Francesca Schiraldi, ha pensato di farlo rivivere in un modo alternativo, un “omaggio alla mia Bitonto, tanto lontana e tanto cara” scrive sulla sua pagina Facebook. “Si tratta di un momento che quasi mette tutti d’accordo. Tutti rispettano il silenzio, il raccoglimento e il momento di riflessione che questi eventi rappresentano. Un omaggio per tirar su di morale una città che è in ginocchio. Ogni giorno bombardata dai bollettini del contagio che non sembrano arrestarsi, che colpiscono gli innocenti e gravano sulle spalle delle stesse persone. Nel mio piccolo ho voluto dipingere la città del colore della speranza, della gioia e della serenità, ricordando quegli eventi tanto cari a tutti i bitontini”.
Anna Francesca è un altro talento della nostra città.
Una ragazza, classe 1989, che afferma con orgoglio di essere bitontina, anche se da qualche anno è a tantissimi chilometri da casa. Una con la testa sulle spalle che fin da piccola ha capito quale fosse la sua strada, l’ha perseguita e ha avuto ragione perché proprio quella strada, quella passione, quel sogno le stanno dando tanto e sta donando altrettanto anche a Bitonto.
La sua storia dice che sin dall’età di quattro anni ha voluto raccontare storie disegnando e ha scelto il fumetto. Dopo la maturità classica al “Carmine Sylos”, ecco la laurea all’Università di Bari in” Beni culturali, Beni artistici e Beni archivistici e librari” e, parallelamente, il diploma al “Grafite – Scuola di fumetto disegno e illustrazione” di Bari (dove adesso è docente) dopo aver frequentato il corso di fumetto di “Hamelin Cartoon Studio” a Bitonto per anni e, sempre alla omonima libreria, era (ed è) titolare di laboratori di disegno per i bambini dai 3 ai 5 anni.
Tra le altre numerose esperienze fatte (citiamo solo archivista all’Università di Bari, bibliotecaria alla Pinacoteca provinciale del capoluogo pugliese, archeologa al sito archeologico di Chiusi, in provincia di Siena) ha sempre cercato nel suo piccolo di contribuire con sensibilità e competenza artistica che la contraddistinguono agli eventi culturali cittadini (i due Comicon, una “Teca per tutti”, il festival su Shakespeare, l’Accademia delle Battaglie, il Corteo storico, Sport Salute Ambiente, Servizio civile etc.).
Nel 2017 arriva la svolta. Insieme al compagno Carlo si trasferisce in Scozia, a Edimburgo, dove munita di portfolio si presenta a case editrici indipendenti durante l’Edinburgh Comicon e pubblica anche con la Vital Publishing (Tales of the Damned, FrankenJenny), Accent UK (The Fairy Catcher), l’anno dopo Time Bomb Comics (Molly).
Inizia, in pratica, il progetto ambizioso di esportare la scuola di fumetto nel Regno unito.
“La commissione che più mi rende fiera – ci racconta – è la decorazione dell’Haunted History Bus. Per quest’ultimo lavoro ho illustrato sei personaggi tratti dal folklore scozzese (Burke&Hare, Deacon Brodie, Maggie Dickinson, the Ghost Piper, Jack One Arm, Mary Queen of Scots), applicati sui lati esterni del bus che tuttora va in giro per la città, promuovendo tour per la città antica di Edimburgo a tema horror-storico. Segue l’esperienza da storyboard artist per il film diretto da Gabriele Lavia “L’uomo dal fiore in bocca” della One more picture”.
Dopo qualche anno in Scozia, lavorando come commessa per migliorare la lingua, ha aperto l’”Author Brand, Schiraldi Arts Comics and Classes”, dove lavora su commissione in materia di fumetto e illustrazione (Arts, Comics) e insegna come approcciarsi al disegno e al fumetto (Classes) rivolgendosi al popolo d’oltremanica. “Ho già portato a termine – sottolinea – un intero percorso di lezioni di fumetto per la onlus scozzese Leonard Cheshire, indirizzata a un pubblico di ragazzi dai 16 ai 35 anni affetto da diverse forme di autismo. È stata una esperienza importante, segnalata anche dalla stampa scozzese locale e che mi ha dato l’idea di lavorare con Grafite per portare la scuola italiana di fumetto oltre manica. Proprio per dare un valore aggiunto alla nostra bellissima Puglia che esporta contenuti culturali non solo beni materiali”.
Già, la Puglia.
Già, Bitonto.
Il soggetto del suo ultimo capolavoro: “Perché ho scelto la Settimana santa come tema della mia diretta sul colore? Amo Bitonto, soprattutto quando si veste a festa. Sono sempre stata presente a quei momenti, sin da piccola. Scandivano le stagioni in un modo che ormai non si conosce più, per via di questa vita frenetica. Era un contatto con il vecchio mondo, dal sapore antico, nostalgico ma pieno di significato e storia delle nostre origini. Tra tutte le feste, la Settimana santa è la mia preferita perché davvero si avverte l’anima di Bitonto”.