L’ultimo
episodio è andato in scena sabato mattina: qualche giovanissima
faccia di bronzo ha pensato bene di divertirsi dando alle fiamme
cartone e polistirolo, lì presenti per i lavori di “trasloco” di
un centro estetico per far posto a un veterinario. Nessun danno a
persone o cose, per fortuna soltanto un atto di pura goliardia.
Luogo?Siamo in una zona centralissima della città, nel cuore di quella che
una volta era l’area borghese di Bitonto. Via Perrese, via Cioffrese,
piazza Padre Pio e i cosiddetti “Portici”.
Un
tempo patria prediletta dei ballerini di rap, che si sfidavano a suon
di danza e capriole una sera sì e l’altra pure. Una volta posto
ideale dei piccini per giocare a calcio (con relative sbucciate di
ginocchia), a biglie e nascondino. Per carità, il pallone e le sfere
sopravvivono ancora, ma è il clima che è cambiato.
Perché adesso tutte le mattine, accanto ai bidoni della spazzatura, fanno
capolino i rifiuti ingombranti. Di tutte le categorie. Tutti i
giorni, al calar del sole, giovani si divertono e se la spassano con
attività tutt’altro che utili alla loro salute e a quella di chi li
sta vicino. E, ovviamente, controllano che tutto, ma proprio tutto,
sia tranquillo.
Se
qualcuno è come San Tommaso, andasse in via Monte Grappa, alle
spalle del cinema Odeon. Troverebbe un paio di cosucce davvero
interessanti.
Per
non farsi mancare proprio niente, c’è da aggiungere un parcheggio
selvaggio nelle prime ore del pomeriggio, e una piazza Padre Pio
piena zeppa di mattonelle rotte (chissà quante volte questa testata
lo ha denunciato) e di una cabina elettrica ormai andata.
Eccoli,
allora: piastrelle e cabina. Simboli di una età bitontina ormai passata.