Da un attento lettore riceviamo e pubblichiamo.
“Egregio Direttore,
non mi capacito, da cittadino sportivo e desideroso, di tanto in tanto, di fare un salto allo stadio per sostenere i leoni neroverdi, dello stato preoccupante delle strutture sportive nella nostra città. Una città di sessantamila anime non può essere privata del suo stadio, al netto delle difficoltà, delle varianti, dell’inagibilità, dello stato sconcertante degli spogliatoi. Una città dalla storia sportiva invidiabile (non solo calcistica) non può contare sugli sforzi immani delle società e dei presidenti-tifosi, senza un riguardo da parte dell’amministrazione e degli assessori preposti. C’è amarezza nelle mie parole, come anche in quelle dei tifosi, impegnati nel sostegno ad oltranza, nonostante la non facile annata tra i Dilettanti. L’assenza di strutture sportive comunali che siano solide e praticabili rammarica gli sportivi, gli amatori e tutti coloro i quali vorrebbero passare una domenica pomeriggio sugli spalti.
I bitontini sognano spalti gremiti, partite avvincenti, cori calorosi; gli amministratori sono dello stesso avviso? Riconoscono lo stesso bisogno di sport e di vita che i cittadini agognano? Mi consentirà, direttore, ma il fatto che non esista un assessore preposto con deleghe allo sport cittadino, amatoriale, dilettantistico e professionistico, non mi lascia dormire sonni tranquilli. Lo sport è un focolare intorno a cui si rinsalda la comunità … dobbiamo parlarne solo quando ci fa comodo? I bitontini non addetti ai lavori sono a conoscenza del fatto che le leonesse, professioniste del futsal, giocano al Palapansini, a Giovinazzo? Dov’è l’attenzione massima ai fatti sportivi cittadini? Mi scuserete per la lunghezza.
La ringrazio direttore. Le esprimo cordialità”.