Un lettore, E. C., ci scrive amareggiato. Leggiamo.
“Gentile Direttore, Le chiedo scusa se disturbo, ma vorrei tornare a parlare di una porzione della nostra città che è stata deturpata chissà per quanto. Sì, voglio parlare di Piazza XX Settembre, un luogo restaurato che è venuto molto, molto peggio di quel che era. E già questo dovrebbe farci indignare. Vado oltre tutte quelle che sono state le clamorose irregolarità del cantiere – perennemente aperto e violato da chiunque, oltreché durato ben oltre i limiti previsti -, e osservo quel che mi si presenta dinanzi agli occhi: quattro diversi tipi di pavimentazione, compresi la brecciolina per raccordare il piano molto inclinato – ebbene sì: è aumentata la pendenza: follia – con l’ex breve marciapiede a ridosso della chiesa di Sant’Egidio, e la vergognosa gettata di cemento colorata a coprire l’unico vero capolavoro di muratura perfetta: la base della Torre dell’Annunziata, vergognosamente sepolta. Il gradino troppo alto a delimitare la pista ciclabile più ridicola e inutile del mondo con tanto di illuminazione assurda degna di una pista da aeroporto: pochi metri su cui non ho visto una bicicletta che sia una, ma piuttosto ho visto cadere tanta gente – ma credo che agli amministratori non interessi affatto l’incolumità anche di un solo cittadino: che schifo. Le panchine fredde e senza schienale, che hanno scatenato la tanto brillante quanto stolta ilarità di molti, hanno di fatto desertificato quello slargo: ma una piazza che non aggrega che funzione sociale ha più? E i disabili come la possono attraversare? Ne vedo tanti andare direttamente per strada, mentre auto e moto spesso ci sgommano sopra. Per non parlare della splendida fontana artistica, un vile abbeveratoio con acqua ristagnante e puzzolente. Credo che siamo dinanzi al più ignominioso esempio di sperpero del denaro pubblico del quale nessuno ha mai chiesto scusa – quali che siano i responsabili, vecchi e nuovi amministratori non mi interessa – e che ha deturpato una porzione importante di città per chissà quanti altri decenni… Ah, e concludo: e tutti quei tecnici che fanno gli splendidi sui social, perché non hanno fatto sentire la loro voce? Sciatavinn tutt quand!”.