Quasi 72mila euro (di cui nove sono fondi comunali e saranno da cofinanziamento) per un progetto – pilota – che guarda al futuro e alla sostenibilità ambientale: un impianto fotovoltaico, completo di inverter, tutti gli accessori e sistemi di ancoraggio, compresa la realizzazione di impianto elettrico necessario per fornire il lavoro completo sul tetto della scuola secondaria di secondo grado “Carmine Sylos”, in pienissimo centro.
Un passo importante è arrivato qualche giorno fa perché la Giunta ha approvato il progetto definitivo che adesso arriverà sul Mercato elettronico della Pubblica amministrazione (Mepa) dove sarà indetta una gara con invito rivolto agli operatori economici della Provincia di Bari in possesso della attestazione SOA nella categoria generale dei lavori OG9 (Impianti per la produzione di energia elettrica).
La storia ha un incipit con la legge 160/2019, con cui si stabilisce ai Comuni situati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia un contributo pari a 75 milioni di euro annui da destinare a investimenti in infrastrutture sociali. Significa che per Bitonto a ottobre 2020 sono arrivati oltre 62mila euro. Cifra che obbliga il Comune beneficiario a iniziare i lavori entro nove mesi dalla data di emanazione del decreto per i contributi riferiti all’anno 2020; il 30 settembre di ciascun anno di assegnazione per i contributi riferiti agli esercizi 2021, 2022 e 2023.
Da Palazzo Gentile si sono fatti trovare pronti e hanno subito pensato a “progetto pilota” volto all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, quindi moduli solari fotovoltaici, da installare sugli immobili comunali sede di istituzioni scolastiche. La scuola media “Carmine Sylos”, per intenderci, allora.
Cosa verrà fatto, allora? Ce lo dice il progetto redatto da Ciriaco Ciro Pasquale. “L’intervento – si legge – prevede la fornitura e posa di impianto con 36 pannelli fotovoltaici da 15 kWp, che produrrà in media 22500 kWh/anno. Allo stesso verrà collegato un sistema di accumulo da 60 kWh che in fase notturna erogherà energia al quadro 42 della Pubblica illuminazione, che alimenta circa 79 corpi illuminanti. Comprende, anche, il collegamento alla rete elettrica esistente. Sono inoltre previste nella voce del computo relativa all’impianto tutti i costi per la realizzazione del progetto “as-built”, e il servizio di connessione ad e-distribuzione e a Gaudì (escluso i soli oneri di connessione) ovvero quanto necessario per dare l’impianto funzionante e collegato alla rete”.
“L’impianto – si legge – ha lo scopo di fornire energia elettrica al sistema di l’illuminazione di base adeguata a garantire la sicurezza del traffico motorizzato e dei pedoni, entro i limiti di velocità imposti nella zona, tenendo conto della specificità della destinazione delle strade che servirà. L’obiettivo è ridurre i consumi di energia elettrica, all’interno di un più generale processo di riqualificazione degli impianti di pubblica Illuminazione e di riduzione programmata dei relativi consumi elettrici”.
Se i risultati saranno positivi, da corso Vittorio Emanuele fanno sapere che “sarà esteso con la stessa procedura agli alti quadri elettrici di pubblica Illuminazione posti nelle vicinanze di strutture di proprietà del Comune di Bitonto”.