Si sta celebrando in questo momento, all’interno dell’aula bunker di Bitonto, la prima udienza per l’omicidio di Anna Rosa Tarantino del 30 dicembre scorso.
Il Comune di Bitonto – per la prima volta nella sua storia – assieme al Fai antiracket (sez. Bitonto), dopo un lungo dibattimento da parte degli avvocati, sono stati accolti dal Giudice Francesco Agnino del Tribunale di Bari come parte civile nel processo. Assieme all’Ente e all’associazione anche i parenti della compianta Anna Rosa.
«Un atto storico dopo uno dei momenti più tristi che la comunità ha vissuto – ha commentato a caldo il sindaco Michele Abbaticchio -. Tecnicamente siamo parte lesa per una questione di immagine, ma dietro questo concetto c’è tutto il dolore di una comunità che non riesce a dimenticare quello che è accaduto e che non deve dimenticare e che da tempo aspettare risposte. Noi faremo di tutto per ricordare ai nostri figli, a chi verrà dopo di noi e che non ha potuto assistere a tutto questo, cosa può diventare la ferocia umana, cosa può comportare tanto odio, tanto rancore e soprattutto il business della droga che sta corrompendo gli animi, arrivando ad ammazzare le persone che non c’entrano niente. Ringrazio la magistratura per aver riconosciuto il dolore che questa città prova insieme a tutti coloro che la amano e hanno amato Anna Rosa».
Dall’antiracket aggiungono: “Al momento è una grande vittoria per tutta la città”.
Il processo è stato ora rinviato al Il 16 gennaio 2019.