Falsità ideologica commessa in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche sono le ipotesi di reato contestati a due funzionari pubblici, a capo di un’associazione professionale del mondo agricolo di Bari.
I due avevano costituito un’azienda agricola fittizia al solo scopo di percepire aiuti comunitari su terreni pascolivi, senza avere titoli di conduzione e senza il consenso dei legittimi proprietari; una truffa perseguita sistematicamente fin dal 2005, che ha comportato in capo all’Agea, l’agenzia che si occupa dell’erogazione di contributi europei in materia, un danno di quasi 270mila euro.
L’indagine è nata da un controllo del Corpo forestale dello Stato di Ruvo di Puglia, su un terreno nella zona Parco nazionale dell’Alta Murgia in agro di Bitonto. Dopo quattro mesi di indagini, gli agenti hanno scoperto che i due denunciati avevano chiesto contributi, attraverso l’apposita domanda unica di pagamento, anche per aree di Gravina in Puglia, Andria, Minervino Murge ed altri Comuni in tutte le province della Puglia, utilizzando false autocertificazioni.
I due indagati, pubblici ufficiali, ricoprivano cariche che garantivano notevoli poteri d’indirizzo di fronte all’Agea. Sicuri di evitare ulteriori controlli, procedevano alla richiesta e alla successiva riscossione.
Le pratiche di richiesta contributi ora sono nelle mani dei magistrati della Procura di Bari.