Un’altra mail di un lettore nella posta sella redazione ed un altro tema scottante toccato: la sicurezza a Bitonto.E, di riflesso, la giustizia italiana oggi.
Il nostro concittadino è amareggiato e indignato, leggiamo insieme perché.
“È tutto troppo assurdo. Allucinante. Incredibile.Tre giorni fa, mentre facevo la spesa, ho assistito ad una scena che pensavo si potesse ammirare solo nei film. Una volante della Polizia ha inseguito una Scenic guidata da un ragazzo che doveva essere più che ventenne, fino ad arrestare il “pilota” che pare avesse sottratto l’automobile al legittimo proprietario. Devo ammetterlo: davvero una bella operazione, soprattutto se si considera il momento caldissimo che sta vivendo Bitonto”.
“Fin qui, la parte bella del racconto – prosegue la missiva elettronica -. Ora, quella brutta. Ieri, per il corso ho riconosciuto proprio il giovane topo d’auto che passeggiava tranquillamente con un amico. Al colmo della beffa, era vestito – stessa maglia, stesso cappellino – proprio come tre giorni fa”.
La triste conclusione: “Dunque, mi faccio alcune domande. Posto che quasi certamente la giustizia avrà fatto il suo rapidissimo e legittimo corso, è probabile che il ladro fosse incensurato, però cosa può pensare un normale cittadino?
Uno che ha compiuto un reato contro il patrimonio quale insegnamento può trarre da una pena di quarantott’ore?
Un uomo onesto che, fra mille difficoltà, si spezza la schiena ogni giorno per portare a casa un tozzo di pane alla famiglia cosa deve pensare?
E quei due poliziotti che comunque hanno rischiato qualcosa – va bene, li pagano per questo, ma non basta – faranno una piccola riflessione sul loro operato quotidiano oppure no?
Anche se non serve a nulla, sono amareggiato e indignato.
Tutto qui, non aggiungo altro“.