Gestire il dolore si può, anche a casa, grazie ad una struttura adeguata e a professionalità esperte. Affrontare il dolore, un nemico “invisibile”, per superarlo in ogni forma in cui si presenta: lieve o profondo, oncologico e non. Sarà possibile con un vero e proprio Ambulatorio dedicato alle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore che, dal prossimo gennaio, sarà attivato nella sede dell’Ospedale di Terlizzi.
In questo nuovo ambulatorio, diretto dal Medico Anestesista Felice Spaccavento, ci si occuperà di cure palliative, garantendo specifiche prestazioni che accompagnano i pazienti oncologici e non, nella gestione del dolore, con un servizio che fa parte integrante dell’Unità Semplice di Fragilità e Complessità Assistenziale della ASL Bari.
«Stiamo parlando di un’unità che ha una storia importante –ha dichiarato il dott. Spaccavento-, a proposito della quale vanno menzionati e ringraziati la mia collega anestesista dott.ssa Caterina Pesce e il mio predecessore dott. Enrico Lauta, ora responsabile del settore delle malattie rare. Cercheremo di portare in tutti i distretti afferenti (1,2,3), quindi anche Bitonto, l’ospedale a casa delle persone. L’ASL ha fatto un investimento importante e innovativo comprando degli ecografi e degli apparecchi per poter gestire gli accessi vascolari a domicilio del paziente».
Altro capitolo importante che sarà trattato è quello della terapia antalgica per la presa in carico di pazienti con dolore cronico, dolore associato agli effetti della chemioterapia, dolore legato a malattie neurologiche come SLA, Sclerosi Multipla, Parkinson e Malattie rare del bambino.
Il nuovo servizio sarà anche un punto di riferimento per la prescrizione di cannabis terapeutica secondo la normativa vigente, rinforzando così la capacità in un settore in cui la Regione Puglia fa scuola da tempo. Un campo d’intervento molto vasto che qualifica l’intera attività dell’ambulatorio e del personale che vi opererà. Professionalità esperte capaci di eseguire procedure di una certa complessità tecnica come, ad esempio, gli accessi venosi a lungo termine (PICC e PICC-Porth), realizzati in sala operatoria attraverso l’impianto mini-invasivo di device, apparecchiature e cateteri per la somministrazione di farmaci.
«Credo che la Puglia sia progredita, a tal proposito, rispetto ad altre regioni d’Italia grazie al governo Vendola e a quello attuale che hanno investito molto in tale campo medico. Infatti, sono numerosi i pazienti che vengono dalle altre regioni vicine per avere accesso a questo tipo di terapia antalgica».
Nello stesso progetto rientra la logica dell’Ospedale “portato a casa del paziente”, che offrirà un servizio dinamico in grado di garantire numerosi interventi direttamente al domicilio delle persone, soprattutto quelle che si trovano in situazioni di fragilità e complessità: una novità assoluta nell’ASL di Bari. Gli accessi venosi di tipo PICC e Middle-Line, in particolare, potranno essere impiantati a casa, nella massima sicurezza per il paziente ed evitando disagi, come lo spostamento in una struttura ospedaliera. Un traguardo raggiunto grazie allo sforzo della ASL, che ha acquistato ecografi portatili di ultima generazione e apparecchiature che consentono l’impianto senza l’ausilio di radiografia. Inoltre, le prestazioni saranno erogate a domicilio anche per pazienti in ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), previa valutazione di fattibilità da parte dei medici.
«Combatto da anni –ha concluso il dott. Spaccavento- per la dignità del paziente che a volte non può raggiungere l’ospedale. La cura va garantita a tutti. Creare questo nuovo ambulatorio sarà la realizzazione della mia idea di mettere sempre al centro di tutto la persona».
Rispetto del paziente e della sua dignità, dunque, sono principi tradotti in attività e servizi concreti. Un obiettivo su cui la Direzione Strategica della Asl Bari ha voluto investire, sia in termini di risorse strutturali sia in quanto a risorse umane e professionali. Un progetto molto più ampio, però, che ha avuto origine da una delibera approvata nel luglio scorso per riorganizzare le cure palliative e che a Terlizzi ora diverrà realtà con il primo ambulatorio, riferimento per l’Area Nord dell’Asl e che, successivamente, sarà affiancato da servizi “gemelli” nelle altre macro-aree territoriali: Murgia, Metropolitana e Sud.
A Terlizzi, al fianco del medico referente Spaccavento, sono previsti sei infermieri specializzati, uno schema che sarà poi replicato nelle altre strutture. L’ambulatorio sarà aperto all’utenza nei giorni di mercoledì pomeriggio e venerdì mattina, con accesso attraverso prenotazione al CUP e servirà un bacino di utenza distribuito principalmente tra Bitonto, Palo del Colle, Terlizzi, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo e Corato, ma anche a disposizione di pazienti provenienti da centri fuori provincia e regione.