Il tentato omicidio a colpi di pistola di un buttafuori davanti a una discoteca di Modugno (Bari) ha riaperto il dibattito sulla violenza diffusa per le strade della Puglia con l’uso del metodo mafioso. A esplodere due colpi di pistola che hanno ferito l’addetto alla sicurezza del locale, un pregiudicato di 45 anni, referente del clan Strisciuglio, respinto all’ingresso perché privo del green pass. «Le esplosioni di violenza registrate in tanti comuni del barese e della provincia allargata Bat, indicano un fenomeno diffuso di devianza giovanile con l’aggravante del metodo mafioso. È un triste ritorno della “cultura” delle mafie del Sud, tipicamente votata alla brutalità», è il commento di Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e Vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico. «Una sfida aperta all’ordine pubblico – spiega ancora il primo cittadino Abbaticchio – alla quale vanno contrapposte immediatamente le forze del Ministero dell’Interno e i nostri anticorpi civili. Allarme rosso in un silenzio istituzionale, a diversi livelli, non comprensibile. Siamo vicini ai Sindaci delle comunità colpite e alle famiglie vittime di questa recrudescenza, immersa nel cuore della movida giovanile». A preoccupare gli amministratori locali è l’aumento di questi episodi che si registrano ormai da tempo. «Negli ultimi giorni c’è stata un’escalation di violenze nei locali della movida e nelle discoteche pugliesi», conferma il sindaco di Acquaviva delle Fonti Davide Carlucci, coordinatore di Avviso Pubblico per l’Area metropolitana di Bari. «La vittima dell’ultimo episodio di Modugno ha avuto un comportamento eroico: pur ferito, è riuscito a immobilizzare il suo aggressore armato, evitando che potesse colpire altre persone. Questo ci deve far riflettere su quanto sia delicato e rischioso il lavoro degli addetti alla sicurezza. E ci deve portare ad aprire gli occhi su quanto stia diventando pericolosa e sfacciatamente aggressiva la criminalità in Puglia. Noi tutti sindaci e società civile pugliese siamo al fianco dei gestori delle discoteche e dei locali serali che chiedono legalità e sicurezza. E invitiamo tutti a partecipare al flash mob di sabato prossimo al Demodé di Modugno». Sull’episodio stanno indagando i carabinieri coordinati dal pm Marcello Quercia insieme al collega della Dda Fabio Bucicchio, a cui va la testimonianza di stima della rete di Avviso Pubblico.