Gli aumenti? Sì, ci saranno, ma saranno contenutissimi. Nell’ordine dei 2 euro per ogni componente dei nuclei familiari, e di 30 centesimi a metro quadro per le aziende.
Le agevolazioni? Confermate tutte, anche se qualcuna è stata ridotta. Vedi quella che “premia” coloro che effettuano correttamente la raccolta differenziata.
L’emendamento che abbiamo presentato? “Frutto del lavoro di concertazione tra l’assessore al Bilancio Domenico Nacci e la maggioranza”.
A poche ore dal Consiglio comunale che tratterà di temi caldi come Tasi, Imu, Tari, Iuc (inizio questa mattina alle 8.30), il sindaco Michele Abbaticchio prova a mettere i puntini sulle i, e spegnere le polemiche createsi nei giorni scorsi sui provvedimenti. Che, giorno dopo giorno, assumevano connotati diversi.
Ritorna la riduzione per i virtuosi. Una delle ultima novità, in materia di Tari, la tassa sulla spazzatura, è il ritorno della riduzione per chi si comporta correttamente sulla differenziata. Non sarà più del 20 per cento come era previsto nel 2016, ma “soltanto” del 10 per cento e, soprattutto, sarà attuabile per davvero. “perché – sottolinea il primo cittadino ai nostri taccuini – abbiamo corretto il metodo. Questa volta ci siamo fatti dire precisamente dall’Azienda servizi vari cosa dovevamo scrivere affinché si possa controllare l’esatto conferimento. È ancora vivo, infatti, il clamoroso autogoal dell’Abbaticchio 1 nel 2016. “Il mio emendamento – prosegue Abbaticchio – ha ripristinato tutte le esenzioni e le agevolazioni che c’erano, ma su alcune c’è stata una riduzione della percentuale”. “Salvi”, quindi, tutti coloro che adottano un cane dal canile, e gli ultraottantenni, e per chi apre un’attività nel Centro storico, le aziende metalmeccaniche e per chi non acquista una Slot-Machine.
“Costi di 600mila euro”. L’attuale inquilino di Palazzo Gentile entra poi nelle profondità del provvedimento Tari, e sui perché degli aumenti rispetto agli ultimi anni. “Abbiamo avuto un costo di 600mila euro, non dipeso dalla raccolta né dal servizio di smaltimento. Si tratta di un addebito di un costo amministrativo che abbiamo dovuto sostenere per legge, nel senso che abbiamo dovuto applicare il costo del personale del dipendente comunale dedicato al Servizio rifiuti più quello dell’ammortamento del capitale Asv. Questa disposizione è stata comunicata all’ufficio di Ragioneria prima all’Asv stessa, la quale poi l’ha inserita nel Piano economico finanziario, che è poi quello che determina la tariffa. Fortunatamente questi 600mila euro si sono distribuiti in modo molto largo, consentendoci comunque di ripristinare le stesse agevolazioni anche perché, oltre a uno studio approfondito fatto, sono aumentate le metrature quadre per gli edifici privati, e tutto questo ha fatto calmierare gli aumenti previsti. Che saranno, più o meno, di un paio d’euro a componente per ogni famiglia all’anno, mentre per le attività commerciali si tratta di un segno più di 30 centesimi a metro quadro”.