Dallo staff dell’ex consigliere regionale Domenico Damascelli riceviamo e pubblichiamo.
“È una sollecitazione costante, quella di Domenico Damascelli, ai vertici della sanità pugliese per richiedere la postazione drive through per l’esecuzione gratuita dei tamponi molecolari Covid a Bitonto, una delle poche città del barese tra le più popolose ad esserne ancora priva. “Sono stato in Regione per incontrare il direttore del dipartimento Salute della Puglia, Vito Montanaro, e ho parlato con il direttore generale dell’ASL Bari, Antonio Sanguedolce: entrambi hanno ritenuto fattibile l’attuazione della mia proposta -dichiara Damascelli-, ma chiedo che si passi dalla disponibilità che mi è stata manifestata ai fatti”.
“Secondo l’accordo firmato tra Regione e Medici di Medicina Generale due mesi fa- aggiunge-, i medici di famiglia, che ringrazio per aver offerto la loro disponibilità, possono effettuare solo tamponi rapidi (antigenici), non i molecolari, e soltanto ai contatti stretti asintomatici, ma non ai pazienti con sintomi né a quelli positivi in quarantena. Tra l’altro, ai medici di base, che ad oggi, incredibile ma vero, non hanno ancora ricevuto alcun test (che fine hanno fatto?), dovrebbero essere consegnati pochissimi kit per poter effettuare al massimo 20 tamponi su circa 1500 assistiti: praticamente, il nulla. Poi, su questo, ho letto le solite dichiarazioni roboanti, ma dei test nemmeno l’ombra”.
“Per questa ragione, continuo ad insistere nel chiedere la realizzazione di una postazione drive through organizzata dalla Asl per effettuare i tamponi diagnostici molecolari ai cittadini che devono essere sottoposti a controlli (pazienti con sintomi, pazienti positivi in quarantena e contatti stretti), eseguiti da addetti specializzati e dotati di tutti i dispositivi di protezione, utili per evitare che il virus possa propagarsi.
È necessario assicurare un’attività di screening efficace e operativa nella nostra comunità colpita da un cospicuo numero di contagi, al fine di individuare con rapidità soggetti covid, contrastando così in modo serio la diffusione del SarsCov2. La Asl non perda più tempo e attivi subito questo servizio sanitario diagnostico a tutela del sacrosanto diritto alla salute dei cittadini”, conclude Damascelli”.