Una brutta caduta e, poi, l’inizio di un incubo durato due mesi, fino a quando è uscito dal coma grazie alle cure dei medici del reparto di rianimazione dell’ospedale Di Venere a Bari. È quanto è successo al 53enne bitontino Franco, che qualche giorno fa ha potuto finalmente riaprire gli occhi e riabbracciare i suoi cari, ponendo fine a giorni e giorni di angoscia, sconforto e disperazione.
E proprio a quei medici e infermieri dell’unità di terapia intensiva che hanno restituito Franco alla vita e ai suoi cari, il figlio Maurizio esprime tutti i suoi ringraziamenti, lodando la professionalità del personale e il sostegno ricevuto nei momenti più difficili: «Quello che voglio scrivere è un ringraziamento e un grandissimo apprezzamento per le immense qualità professionali e umane di tutto il personale del reparto di Unità di terapia intensiva (Rianimazione) dell’Azienda Ospedaliera “Di Venere” a Bari. Il giorno 29 gennaio il mio papà ha subito una brutta caduta. Qui è stato fino al 27 marzo e in tutti questi giorni è stato curato meravigliosamente da tutti i medici e infermieri. Noi figli e mia madre siamo stati costantemente informati ma quello che ancora di più ci ha stupito è che ci siamo sentiti veramente sostenuti anche a livello emotivo. Efficienza, altissima professionalità e umanità sono le caratteristiche che meglio sintetizzano le qualità di tutti gli operatori di questo reparto. Un grazie veramente di cuore da tutti noi in particolare al dottore Loris Cristofoli e il grande dottor Claudio Petrillo, agli infermieri, di cui purtroppo non ricordo tutti i nomi ma che hanno accudito costantemente e amorevolmente mio padre. Papà, grazie alle loro cure, è uscito dal coma e ora sta facendo riabilitazione presso la struttura specializzata di Cassano. Se fosse possibile vorrei che pubblicaste queste mie righe perché tanta gente sappia che c’è anche una sanità che funziona e lo fa veramente bene. Grazie a parenti e amici che mi sono stati molto vicini in questo brutto periodo della mia vita!».