Davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, sono imputate 18 persone fisiche e una società per le quali la Procura chiede il processo. Si tratta dei due capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, in servizio la mattina dello schianto; del capotreno sopravvissuto Nicola Lorizzo; del dirigente coordinatore centrale (Dcc), Francesco Pistolato; dei vertici (all’epoca dei fatti) di Ferrotramviaria, il conte Enrico Maria Pasquini e la sorella Gloria Pasquini; del direttore generale, Massimo Nitti, e del direttore di esercizio, Michele Ronchi; e ancora di Giulio Roselli, dirigente divisione infrastruttura di Ferrotramviaria; Vito Mastrodonato, dirigente responsabile della divisione passeggeri di Ferrotramviaria; Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, capo unità organizzativa tecnica responsabile del coordinamento delle attività delle unità tecniche di divisione e del supporto infrastruttura; Tommaso Zonno, coordinatore responsabile dell’unità tecnica trazione e scorta ferroviaria; Giandonato Cassano, coordinatore di ufficio responsabile dell’unità tecnica formazione e regolamenti unità sociale; Antonio Galesi, capo unità tecnica e responsabile unità tecnica movimento stazioni.
Il processo è stato chiesto anche per Virginio Di Giambattista, direttore generale della direzione generale per i sistemi di trasporto e impianti fissi e il trasporto pubblico locale, ed Elena Molinaro, direttore della divisione 5 della direzione generale-Tpl; Alessandro De Paola e Pietro Marturano, in qualità di direttori dell’Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria (il primo dal gennaio al giugno 2011 e dal giugno 2013 al dicembre 2014, il secondo dal 19 febbraio 2015).
Si inizierà il 28 marzo 2019, e tutto si riferisce alla strage del 12 luglio 2016, nella quale hanno perso la vita 23 persone e oltre 50 sono rimaste ferite.