Sempre più vicina, a Bitonto, la realizzazione di un secondo casello autostradale sulla A14, tra Modugno e Bitonto, e della tanto attesa strada camionale di Bari, conosciuta anche come “Strada Porta del Levante”. Ieri mattina, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una variante urbanistica propedeutica alla realizzazione dell’opera. Si tratta di un provvedimento finalizzato ad avviare un piano di espropri sui terreni dove sorgerà l’infrastruttura: coinvolgerà 43mila metri quadri su aree destinate a verde agricolo, 51mila metri quadri su aree già destinate alla viabilità e 52mila metri quadri in zona Asi (Area di Sviluppo Industriale).
Il secondo casello autostradale sarà ubicato a servizio dell’asse produttivo e industriale della strada provinciale 231 (ex statale 98), della zona ASI e dello sbocco al Porto di Bari. Si parla di strada camionale perché destinata ad essere, per tutti i mezzi industriali, un’infrastruttura privilegiata per accedere alla zona industriale di Modugno e al porto del capoluogo pugliese. Sarà lunga undici chilometri e consentirà anche di far defluire meglio il traffico dei mezzi pesanti, a beneficio dell’ambiente.
Il costo complessivo sarà di 233 milioni di euro e l’opera sarà realizzata nei prossimi 3 anni, come già a settembre 2023 aveva annunciato il sindaco metropolitano Antonio Decaro, sottolineando che la strada camionale servirà a migliorare i collegamenti con l’interporto regionale, la Statale 16, l’aeroporto e la zona industriale.
«Avrà importanti ricadute di sviluppo sull’intero territorio» assicura l’assessore all’Urbanistica Francesco Brandi, seguito dal sindaco Francesco Paolo Ricci che evidenzia come la città aspetti da almeno dieci anni, e forse anche di più, questa opera.
«Nella zona Asi ci sono diverse aziende bitontine o che, ricadendo nel nostro territorio pagano qui le tasse. Queste aziende saranno sicuramente avvantaggiate da un’opera strategica come questa. Anche per questo è un’occasione di sviluppo» continua Brandi, annunciando che sarà premura dell’ente responsabile, la Città Metropolitana di Bari, richiedere le opportune autorizzazioni paesaggistiche, dal momento che una parte ricade nel Parco Naturale Regionale della Lama Balice.
«Il progetto nasce anche dall’esigenza di rendere sicure le nostre strade, decongestionale dai mezzi pesanti e convogliandoli su infrastrutture strategiche che colleghino il territorio con il porto di Bari e l’aeroporto – spiega Michele Abbaticchio, ex sindaco di Bitonto ed ex vicesindaco metropolitano -. La nostra città ha un ruolo privilegiato e, da vittima del traffico veicolare, diventa nodo chiave per l’economia metropolitana con un secondo casello autostradale. Sono 500 i milioni di euro attratti insieme ad Antonio Decaro, quando ero delegato metropolitano alla pianificazione strategica. Per me è un onore e un privilegio essere stato utile alla mia Bitonto e a tutta l’area industriale metropolitana, da sola capace di garantire decine di migliaia di posti di lavoro».