Dal consigliere Franco Natilla, presidente della Commissione Controllo e Garanzia, riceviamo e pubblichiamo:
A distanza di oltre due anni dall’apertura del cantiere per i lavori di riqualificazione dello Stadio Comunale di Via Megra, la situazione si presenta ancora insoddisfacente. Nonostante gli annunci rassicuranti e le scadenze via via prospettate da alcuni esponenti dell’Amministrazione, lo stadio resta un’opera incompiuta, con gravi ripercussioni per l’intera comunità sportiva e per la città.
In qualità di Presidente della Commissione Consiliare Controllo e Garanzia, ritengo doveroso portare all’attenzione pubblica quanto emerso nel sopralluogo effettuato nelle scorse ore.
Stato dei lavori: criticità persistenti
• Gradinata metallica curva non montata.
• Solo una torre faro oggetto di consolidamento: le altre tre ancora ferme, con una bloccata dalla presenza di un’antenna di telefonia non rimossa.
• Videosorveglianza incompleta: impianto di cablaggio completato, telecamere non installatee illuminazione percorsi spettatori all’interno dello stadio da realizzare.
• Gradini del tunnel d’accesso calciatori e arbitri privi di antiscivolo.
• Muro di cinta da completare con 4 varchi da realizzare (2 su Via Megra, 2 su Via Abbaticchio).
• Tornelli per l’accesso del pubblico da realizzare e montare.
• Servizi igienici strutturalmente finiti, ma mancano sanitari e porte di accesso.
• Spogliatoi ultimati: privi però di servizi, porte, arredi, che devono ancora essere acquistati.
• La sala stampa, prevista in ampliamento, è da realizzare con almeno 30 postazioni dotate di alimentazione e rete WiFi.
• Sedute numerate con schienale eliminate dal progetto, così come la suddivisione della gradinata tra tifoseria locale e ospite: sarà interamente destinata ai tifosi ospiti.
Negli ultimi 24 mesi, in più occasioni sono state avanzate previsioni di completamento rivelatesi sistematicamente inattendibili.
Oggi, alla domanda sulla reale ultimazione dei lavori, il Direttore dei Lavori e il RUP indicano ottobre 2025 come possibile termine. Il Sindaco, Avv. Ricci, presente anch’egli al sopralluogo, ha chiesto di accelerare e chiudere il cantiere entro luglio.
Un iter procedurale concepito male sin dall’inizio
La situazione odierna è il risultato di un progetto mal concepito dalla passata amministrazione, che ha ignorato proposte concrete finalizzate a evitare esattamente ciò che oggi si è verificato. Più volte, anche pubblicamente e in sede consiliare, avevo sollecitato la suddivisione dell’intervento in due distinti lotti, dando immediata esecuzione al primo: un pacchetto di lavori che, da solo, avrebbe garantito l’idoneità dello stadio alla Serie C. Tale approccio avrebbe permesso l’utilizzo dell’impianto sportivo già in tempi ragionevoli, riducendo al minimo i disagi per società, tifosi e città. Il mio appello, però, fu completamente ignorato dalla precedente amministrazione.
Un impegno concreto da parte del Sindaco
Va riconosciuto al Sindaco, Avv. Ricci, di avere mostrato un interesse vero e costante nel voler risolvere una situazione complessa.
Mi auguro che tale impegno trovi continuità anche attraverso azioni tangibili, come l’acquisto e l’installazione immediata delle suppellettili mancanti in tutti gli spogliatoi – elemento essenziale per la piena funzionalità dell’impianto – e che si possa riconsiderare l’ipotesi di suddividere la gradinata in due settori, in modo da garantire l’accesso anche ai tifosi bitontini. Auspico, infine, il ripristino dei posti numerati sia in gradinata che in tribuna, a tutela del comfort e della sicurezza degli spettatori, oltre che della dignità dello stadio stesso
Una ferita aperta per la città
La prolungata indisponibilità dello stadio rappresenta un danno enorme per le società sportive – a partire dall’U.S. Bitonto Calcio – costrette a giocare fuori città, senza pubblico e senza casa. Un danno anche per il tessuto sociale ed economico locale, oltre che per l’immagine della città.
Come Presidente della Commissione Consiliare Controllo e Garanzia continuerò a monitorare ogni aspetto di questo intervento, chiedendo chiarezza documentale e rispetto degli impegni.