Decidono
di vivere un momento di intimità a due passi dal campo comunale di
via Megra, ma vengono raggiunti da un’auto da dove partono alcuni
colpi di pistola che feriscono una ragazza di Giovinazzo, appena
20enne, che per fortuna non è in pericolo di vita.
I
fatti.
Era da
poco passata la mezzanotte di ieri, quando una giovane coppia, lui 29enne, ma già
noto alle forze dell’ordine per precedenti di spaccio, lei 20enne di
Giovinazzo, incensurata, erano appartati a poca distanza dal “Città
degli Ulivi” a bordo di una Matiz Chevrolet.
All’improvviso, si avvicina loro una utilitaria scura dalla quale partono alcuni
colpi di arma da fuoco che feriscono la giovane donna.
A
questo punto – stando a quello che ha raccontato la ragazza stessa
una volta arrivata al Policlinico per le medicazioni del caso – il suo compagno avrebbe messo
in moto la macchina e sarebbe ripartito, inseguito dall’altra auto.
Arrivati,
però, alla periferia della città, succede che la Matiz si sarebbe
dovuta fermare a causa di un pneumatico scoppiato, mentre la
macchina nera decide di allontanarsi definitivamente.
Una
volta arrivati al Policlinico, alla 20enne è stata soltanto
diagnosticata soltanto una ferita lacero contusa alla regione lombare
sinistra, dichiarata guaribile in 15 giorni, tant’è che è stata
prontamente dimessa.
Che sia l’ennesimo episodio di un regolamento tra clan?
Sull’accaduton nel frattempo, indagano i carabinieri di Bari San Paolo e di Molfetta, coadiuvate
dal Nucleo investigativo provinciale e dalla sezione investigazioni
scientifiche.
AGGIORNAMENTO ORE 13.30: Non è stato difficile per
i Carabinieri concludere l’indagine che ha portato all’arresto di Cosimo
Cassano, volto noto alle forze dell’ordine e suocero del conducente dell’auto
che nella notte scorsa è stato colpito da una sventagliata di proiettili.
Cinque per l’esattezza,
tre a segno sulla carrozzeria, provenienti da una Zastava calibro 7,65.
La pistola era stata
nascosta da Cassano in “Contrada delle Rose”, su un albero, ed è stata trovata
priva di cartucce: al momento l’uomo è in stato di fermo con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina, ma proseguono le indagini.
Il movente della
sparatoria, molto probabilmente, deriva dal fatto che C.C. – il giovane
conducente – era sposato con la figlia di Cassano e, dopo la nascita del terzo
figlio, aveva cominciato una relazione con la ventenne di Giovinazzo colpita.