“Perché per noi non è prevista alcuna agevolazione per il pagamento del parcheggio su strisce blu?”.
A porre la domanda, e neanche da poco tempo, sono i commercianti del centro di Bitonto. Proprietari di attività commerciali e artigianali delle “vie dello shopping”, come si usa chiamarle, che, oltre alle spese di gestione, devono sborsare anche circa 150 euro mensilmente proprio per la sosta dei loro veicoli.
Cifra non eccessiva, anzi ben al di sotto delle tariffe dei comuni limitrofi, che però va ad incidere sui bilanci dei negozi, già in crisi da due anni a causa del Covid.
La loro richiesta, già avanzata mesi fa al Comune, è solo di poter godere degli stessi diritti riservati ai residenti o di poter sottoscrivere un abbonamento con condizioni più vantaggiose.
Chi vive in centro, può infatti pagare 40 centesimi all’ora per la sosta su strisce blu, anziché 60 (tariffa riservata ad una sola auto per famiglia, purché parcheggiata nella stessa strada di residenza). Chi abita nel centro storico, in zona ZTL, ha invece la possibilità di pagare un abbonamento trimestrale di 36 euro, semestrale a 65 e annuale a 125.
Queste soluzioni alternative permetterebbero loro di ridurre i costi di parcheggio e di non avere l’incubo del rinnovo del grattino. Basta infatti che sia scaduto da qualche minuto per vedersi recapitare una multa di 41 euro, da ridurre del 30% se si è in grado di pagarla entro cinque giorni dalla notifica.
Nessuna pietà è più riservata dagli ausiliari del traffico, alle dipendenze della ditta vincitrice del bando di gara per l’affidamento esterno delle aree di sosta a pagamento di ottobre 2021: la S.I.S. srl di Mantignano di Corciano. Una riconferma, praticamente, per l’azienda perugina, che ne ha la gestione già dal 2004, e che si deve attenere alle disposizioni comunali.
Da Palazzo Gentile non è stata prevista neanche una riduzione o l’esonero dal pagamento per chi è più attento all’ambiente. Anche i proprietari di auto elettriche devono sottostare infatti alle stesse condizioni.
Nonostante le promesse, nessuna novità è giunta in questi mesi per i commercianti che, esasperati, hanno presentato una richiesta formale tramite Confcommercio e Confartigianato e sono pronti a fare una raccolta firme.